Indagine Juve: avviato un’azione collettiva in favore degli azionisti della società. Il comunicato ufficiale e tutti i dettagli
È notizia di ieri dell’indagine ufficiale della Guardia di Finanza nei confronti di due procuratori sportivi. Si tratta della seconda inchiesta avviata nel mondo del calcio nel giro di poche settimane. Come noto, infatti, la Juventus e non solo è alle prese con il caso plusvalenze.
Il Codacons ha deciso di scendere in campo a tutela degli azionisti della società bianconera. È stata infatti avviata un’azione collettiva per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Attraverso un comunicato ufficiale, l’associazione ha fatto sapere che le ipotesi di reato “potrebbero aver gravemente leso i diritti e gli interessi economici degli azionisti titolari dei titoli della Juventus FC S.p.a., i quali, quindi, potrebbero chiedere il risarcimento del danno subito. Gli azionisti della Juventus, infatti, hanno negli anni acquistato o mantenuto nel portafoglio i propri titoli in base alle comunicazioni sociali ed ai report periodici di bilancio forniti al mercato borsistico dalla società sportiva, ed hanno confidato nella loro regolarità e correttezza”.
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Il Codacons ha così deciso “di scendere in campo – prosegue la nota – al fianco degli azionisti della Juventus, mettendo a disposizione la nomina di persona offesa che può essere scaricata e inviata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torino, maturando in tal modo il diritto ad essere informati degli sviluppi del procedimento penale e della eventuale fissazione della prima udienza”.
Indagine Juventus: azione collettiva del Codacons | Tutti i dettagli
“La nomina di persona offesa è il primo atto che permette di segnalare la propria posizione agli inquirenti. In caso di rinvio a giudizio si potrà, successivamente, effettuare la costituzione di parte civile allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Anche il CODACONS – conclude la nota – si costituirà, in proprio come associazione di consumatori, come persona offesa nel procedimento penale conseguente all’attività della Magistratura di Torino affiancando i risparmiatori”.