È un momento difficile per Sergio Aguero e in generale per il mondo del calcio. L’attaccante argentino si ritira e annuncia: “Prima la salute”
Sergio Aguero ha semplicemente scritto la storia dell’Atletico Madrid, del Manchester City, dell’Argentina e per forza di cose del calcio.
L’attaccante ha dimostrato le sue qualità praticamente in ogni competizione, riuscendo ad alzare alcuni dei più importanti trofei internazionali. Un’escalation strepitosa, ma prima o poi, anche per i migliori, arriva il momento del ritiro. E oggi è il giorno di Aguero, dopo il malore che l’ha colpito in campo nelle scorse settimane, con la maglia del Barcellona. Il Kun in conferenza stampa annuncia la sua decisione in lacrime: “Questa conferenza è per informarvi che ho deciso di smettere di giocare a calcio. E niente, è un momento molto difficile ma sono comunque molto felice per la decisione che ho preso. La salute viene prima di tutto ed è per questo che ho preso questa decisione, per il problema che ho avuto un mese fa”.
L’ormai ex attaccante continua a parlare della sua situazione: “Ero nelle buone mani dei medici, che hanno scelto per me la decisione migliore e cioè quella di smettere di giocare. La decisione è stata presa dieci giorni fa. Ho fatto di tutto per vedere se ci fosse qualche speranza”.
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Il Kun ripercorre la sua fantastica carriera nel mondo del calcio: “Sono molto orgoglioso della mia carriera, sono molto felice. Dai cinque anni, il mio sogno era giocare in Prima Divisione. Non avevo mai programmato di raggiungere l’Europa. Voglio ringraziare tutti. L’Indipendente, che è dove mi sono allenato, poi l’Atlético. Hanno scommesso su di me”.
Aguero parla anche del Manchester: “Ringrazio la gente del City, che sa già cosa provo per quel club. Ho lasciato il meglio lì e sono molto grato perché mi hanno trattato molto bene”. Uno sguardo anche al Barcellona: “Grazie alla gente del Barça. Quando mi hanno contattato, è stato incredibile. Sapevo che stavo arrivando in uno dei migliori al mondo. Mi hanno trattato molto bene”.
Non può mancare un pensiero sulla Nazionale e non solo: “La squadra argentina è ciò che amo di più. Ringrazio quelli di voi che sono qui, la mia famiglia, le persone che hanno lavorato con me. Anche ai miei compagni di squadra. Penso di aver fatto del mio meglio per aiutare la squadra. Grazie a coloro che mi hanno aiutato a crescere. Parto a testa alta, felice. Non so cosa mi aspetterà nell’aldilà, ma so che ho tante persone che vogliono il meglio per me”.
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