Ecco le pagelle di Lazio-Genoa, match valevole per la diciottesima giornata di Serie A. Super Pedro, Pandev non decolla
Scopriamo le pagelle di Lazio-Genoa. All’Olimpico la squadra di Maurizio Sarri si è imposta per 3 a 1.
Pedro è stato tra i migliori in campo. Male tra i biancocelesti Marusic. Ecco i voti
LAZIO (4-3-3)
STRAKOSHA 6 – Mai impegnato nella prima frazione. Troppi errori di misura da rinvio.
HYSAJ 6,5 – Il migliore della retroguardia per dinamismo, concentrazione, e discreta spinta. Cala vistosamente alla distanza. DAL 63’ RADU 7 – Torna a fare il terzino sinistro, entra con enorme determinazione. Accompagna sempre l’azione e sfiora anche la via della rete.
LUIZ FELIPE 5,5 – Qualche buon anticipo, nel mezzo di uscite sbagliate e un po’ di disordine nell’impostazione. Dall’84’ PATRIC 5 – Neanche fa in tempo ad entrare che la Lazio incassa il gol nella sua zona di competenza.
ACERBI 7 – Molto applicato, nel primo tempo contiene bene Pandev. Torna a segnare nella ripresa.
MARUSIC 5 – Fa ancora il terzino sinistro, ma è legnoso e non supera mai la metà campo. Meglio quando si sposta a destra.
MILINKOVIC 5,5 – Perde diversi contrasti, in avanti è prevedibile e gioca sempre spalle alla porta. Ma i suoi ripiegamenti difensivi sull’1-0 sono preziosi.
CATALDI 6 – Altra gara di quantità e qualità. Pochi errori nella gestione del pallone. Sempre più leader. DAL 73’ LUCAS LEIVA 6 – Si sistema in cabina e si limita a difendere.
BASIC 5 – Prova opaca e piatta. Non prende mai l’iniziativa. DAL 64’ LUIS ALBERTO 7 – Vede prima la giocata e conduce le ripartenze della ripresa con saggezza. Pennella da corner l’assist per il raddoppio, poi quello del tris. Decisivo per mettere in cassaforte il match.
PEDRO 7 – L’unico a provare a puntare l’uomo, solo nei primi 45’ fa gol e si costruisce altre tre occasioni da rete.
FELIPE ANDERSON 6,5 – Nel ruolo inedito di prima punta, è un fantasma fino allo spunto che porta al gol di Pedro. Molto generoso, decisivo anche nell’avviare l’azione del tris di Zaccagni. DALL’84’ MURIQI SV – Ha il tempo per scagliare il primo tiro della sua stagione.
ZACCAGNI 7 – Primo quarto di gara abulico, cresce dalla mezzora in poi, non usa mai il sinistro. Ma nel finale sigla il gol della sicurezza.
ALL. SARRI 6,5 – Prima ora diligente ma timorosa, ultimo terzo di gara in scioltezza. La sua Lazio realizza tre reti senza il bomber Immobile.
GENOA (3-5-1-1)
SIRIGU 6 – Primo tempo da spettatore, non può nulla sui tre gol della Lazio.
VANHEUSDEN 6 – Non sbaglia quasi nulla in una prima frazione in cui è anche poco impensierito. Dal 46’ BIRASCHI 6 – Porta esperienza e senso della posizione ad una difesa che concede poco, è superato da Zaccagni sul 3-0.
VASQUEZ 5,5 – Commette un errore sul gol dell’1-0, è ruvido su Milinkovic. Nel finale si perde un po’.
CRISCITO 6 – Il più costante della retroguardia, aiuta molto la manovra, facendo uscire i compagni con qualità.
GHIGLIONE 4,5 – Un giallo ben speso alla mezzora, poi lo sciagurato retropassaggio da cui scaturisce il gol di Pedro. Saltato spesso da Zaccagni nella ripresa. DAL 6’ SABELLI 6 – Ottimo impatto sul match, spedisce al centro cross di pregevole fattura.
STURARO 6 – Nel primo tempo accusa subito qualche problema fisico che ne condiziona la performance – DAL 46’ HERNANI 5,5 – Entra bene in partita, cambi di passo e sventagliate precise per i compagni. Ma dura dieci minuti.
BADELJ 6 – Metronomo davanti alla difesa, buone geometrie e pochissimi rischi.
MANOLO PORTANOVA 6,5 – Tra i più mobili, il classe 2000 è autore di qualche giocata dal tasso tecnico elevato. Nel finale paga la stanchezza. Atteggiamento da veterano. DALL’83’
MELEGONI 7 – Ha a disposizione dieci minuti scarsi, al primo pallone toccato gonfia la rete, trafiggendo Strakosha.
CAMBIASO 6,5 – La sorpresa della stagione del Genoa soffre Pedro, ma senza andare in affanno. Ed è l’unico a riproporsi in avanti con costanza. E fornisce l’assist per il 3-1.
PANDEV 6 – Gioca quasi da fermo, ma è il regista offensivo della squadra e ispira con la consueta eleganza. DAL 60’ EKUBAN 5 – Dovrebbe portare fisicità e rapidità alla fase offensiva, non vi riesce.
DESTRO 5,5 – Fa molto movimento e aiuta anche a difendere. Ma non ha chance da rete.
ALL. SHEVCHENKO 6 – Più audace del solito, la squadra accompagna con tanti uomini e indovina il piano partita. Page le troppe ingenuità in fase difensiva.
Arbitro PAIRETTO 6 – Conduce con calma olimpica una gara molto corretta e senza grossi episodi.