Juventus, Edinson Cavani vuole lasciare il Manchester United già nel calciomercato di gennaio visto che non rientra nei piani di Ralf Rangnick
E’ già finita l’avventura al Manchester United di Edinson Cavani. Complice anche il ritorno di Cristiano Ronaldo, il bomber uruguaiano è finito dietro le gerarchie di Solskjaer e ora non rientra nei piani del sostituto del norvegese, Ralf Rangnick.
Il ‘Matador’ ha così deciso di andar via a gennaio, con cinque mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Per il 34enne ex Napoli e Paris Saint-Germain si parla di ipotesi Brasile, nella fattispecie Corinthians e si è parlato fino a qualche giorno fa di Barcellona. L’ipotesi blaugrana, come riporta il ‘Mundo Deportivo’, è però ora da scartare visto che il club del presidente Laporta ha appena chiuso per l’attacco l’acquisto di Ferran Torres dal Manchester City. Operazione da circa 55 milioni di euro, con la priorità del Barça che adesso è la difesa. Cavani in Brasile, quindi? Non è detto, perché il centravanti nativo di Salto continua ad essere accostato pure alla Juventus.
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Come noto i bianconeri sono alla ricerca di un bomber per Allegri, Dusan Vlahovic è l’obiettivo numero uno ma anche quello più difficile da raggiungere. Poi c’è Icardi, seppur per il momento non è stata fatta alcuna mossa concreta per l’argentino ex Inter.
Calciomercato Juventus, Cavani a costo zero
Senza la concorrenza del Barcellona, la Juve può avere vita facile nella corsa a Cavani. I ‘Red Devils’ potrebbero liberarlo addirittura a costo zero considerata la vicinanza della data di scadenza del contratto. Va detto, però, che la società targata Exor appare orientata a profili più giovani e meno costosi lato stipendio. Orientamento che escluderebbe pure Icardi e certo non Vlahovic, il quale rimane la priorità assoluta.
Ecco perché la Juve alla fine potrebbe anche non fare nulla a gennaio, parlando dell’attacco, per concentrare il massimo sforzo sul serbo della Fiorentina al termine della stagione. La richiesta di Commisso è di circa 60 milioni di euro, cifra che rischia tuttavia di aumentare data il vasto numero di pretendenti.