Junior Messias è il protagonista di una delle favole più belle di questi ultimi anni con la maglia del Milan: le sue sensazioni in una lunga intervista
Il calcio spesso e volentieri è ancora in grado di regalare delle storie emozionanti, come è stata quella di Junior Messias, fino a pochissimi anni fa protagonista in Serie D e in queste settimane protagonista anche col Milan in campionato e in Champions League con un gol comunque storico.
Il brasiliano si è raccontato in un’intervista a ‘StarCasinò’: “L’esperienza nelle serie minori mi ha insegnato ad avere più tranquillità, avevo più pressione a giocare in Eccellenza o Serie D che in Serie A. Adesso mi sento più sicuro e più maturo. La mia storia può anche essere vista come un esempio di vita, il calcio è un mondo diverso da quello reale. Non è facile la vita là fuori e capire quello che vivono gli altri fuori dal calcio è fondamentale per me”.
Milan, Messias: “Pioli mi ha rassicurato, per lui ero forte. Ibra è un grande”
Messias ha ovviamente espresso il suo orgoglio per essere arrivato a vestire una maglia gloriosa come quella del Milan, raccontando i retroscena della trattativa: “È una squadra che ho sempre ammirato, sono fiero di esserci, è un grande onore. Durante la trattativa ero molto teso, arrivare qui all’ultimo è stata una cosa bellissima, la notizia è arrivata alle due di notte e non sono riuscito a dormire, ero troppo emozionato. Quando ho avuto l’infortunio Pioli mi ha rassicurato dicendomi di stare tranquillo perché per lui ero forte, questo mi ha dato coraggio e una spinta in più. Poi c’è Ibra che è un grande, quando in campo sono in difficoltà passo la palla a lui perché tanto non la perde mai”.
Messias continua a raccontare: “Nel 2015 non volevo più giocare a calcio, andai a trovare il Pastore in chiesa e gli dissi che volevo dedicarmi solo alla predicazione del Vangelo. Invece Dio aveva altri piani, Ezio Rossi mi ha chiamato e così ho deciso di proseguire con il calcio”. Ma per il brasiliano ex Crotone ci sono anche gli obiettivi: “Vincere con il Milan, poi giocare in nazionale ma ora penso ai rossoneri”. Un pensiero anche per Kjaer, costretto a lungo ai box per un brutto infortunio: “Speriamo che recuperi il prima possibile”.