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Problema rinnovo con la Juve, l’agente avverte Dybala: “Situazione critica”

L’agente Andrea D’Amico fa il punto sul problema rinnovo tra la Juventus e Paulo Dybala

Andrea D’Amico, celebre agente ed esperto di mercato, ha fatto il punto sulla trattativa per il rinnovo di Paulo Dybala con la Juventus. L’agente Antun è stato convocato a fine gennaio per definire l’accordo, ormai rimandato di mese in mese.

Paulo Dybala ©LaPresse

Chiaro il pensiero di D’Amico: “Quando si arriva così lunghi è sempre più difficile. E’ come una partita a poker: la Juventus sa di avere un giocatore di talento, ma con qualche problemino fisico che ultimamente ha annacquato il suo peso specifico all’interno della squadra – spiega a ‘Tuttosport’ – Detto ciò, a me risulta che un accordo di massima sia stato trovato a ottobre, anche se non è stato ancora finalizzato e forse sta subendo qualche rivisitazione in corsa. Dall’altra parte il giocatore può firmare a parametro con chiunque, però se non ha alternative diventa più debole ogni giorno che passa”.

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Calciomercato Juventus, annuncio di D’Amico sul rinnovo di Dybala

D’Amico a Calciomercato.it

D’Amico ha proseguito la sua disamina: “Vi posso dire quello che faccio io in queste condizioni: se ho un’alternativa in tasca che va bene al mio assistito allora tengo duro, altrimenti dico al giocatore di firmare subito, senza perdere tempo. Anche perché la situazione è critica”.

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LA CRISI – “La crisi è oggettiva, non è un’opinione. Penso agli incassi azzerati la scorsa stagione e diminuiti in questa. Guardate la diminuzione degli sponsor e il calo del merchandising, così come dei diritti tv. Penso alla Juventus che ha investito pesantemente sul giocatore più spendibile del mondo a livello di immagine e di marketing e non ha potuto farci quasi niente. Un progetto di espansione globale che ha preso questa tegola sul più bello. Sì, la crisi si sente e i giocatori la subiranno”.

INSIGNE-TORONTO – “Io credo sempre di più che il futuro del calcio passi anche dalla Mls. Certo, non è un processo immediato, ma vorrei ricordare che i Mondiali del 2026 sono lì e chiunque è andato a vedere una partita da quelle parti non può essere rimasto indifferente alle strutture, alla partecipazione del pubblico: è una crescita continua”.

GENNAIO – “Una squadra che non ha equilibrio fra entrate e uscite o è indebitata non può fare operazioni, a meno che non ripiani e poi garantisca con fidejussioni gli eventuali acquisti. Insomma, prevedo scambi, prestiti e prima di acquistare molte squadre si preoccuperanno di vendere”.

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