Il ritorno di Lukaku al Chelsea fino ad ora è stato tutt’altro che indimenticabile: le parole del belga sul suo allenatore confermano che qualcosa non sta andando
È stato senza dubbio il grande trasferimento dell’estate, insieme a Cristiano Ronaldo. Romelu Lukaku, così come CR7, è tornato in Premier League nella squadra che lo ha in qualche modo fatto conoscere al grande calcio, anche se non al top. Il suo sogno era quello di avere un’altra possibilità con il Chelsea e lo ha realizzato, facendo sborsare più di 100 milioni. Solo che nella prima metà di stagione il ritorno di Lukaku in Blues è stato tutt’altro che da sogno.
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Dopo i 64 gol in due anni con l’Inter in 95 partite, sono stati appena 6 quelli messi a segno nelle prime 17 presenze a Londra. Il belga è tornato a esultare con l’Aston Villa a Santo Stefano dopo un digiugno in campionato che durava addirittura dall’11 settembre, sempre contro i Villans. In mezzo c’è stato un infortunio, il Covid, ma pure diverse partite senza riuscire a bucare la porta. A novembre era stato impiegato mai da titolare, scatenando non pochi dubbi sulla bontà dell’operazione da parte del Chelsea, soprattutto a una cifra del genere. Mentre l’Inter in Italia ha sopperito alla grande alla sua assenza e vola in testa alla classifica. L’elemento principale per Lukaku è il fatto che in questo momento non sembra essere un titolare nello scacchiere di Thomas Tuchel, che gli sta preferendo addirittura Pulisic, un esterno, come punta centrale e alle sue spalle Mount e Ziyech.
E per un giocatore che sognava un ritorno per dimostrare il suo valore dove era stato bollato come flop, pagato più di 100 milioni, non è sicuramente granché. Che il rapporto con il manager tedesco non sia mai decollato sembra ovvio, a tal proposito ne ha parlato lo stesso Lukaku. “Abbiamo parlato un paio di volte per capire cosa vuole da me in campo. Si tratta solo di avere un po’ di chiarezza su come vuole impiegarmi. Io sono multidimensionale”, ha detto il bomber belga a ‘ESPN Brasil’. L’ex Inter si è messo a disposizione, l’umiltà non gli è mai mancata ma è abbastanza evidente come Tuchel preferisca un altro tipo di giocatore.
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Anche se il classe ’93 ribadisce: “Sono in grado di fare tutto ciò che mi chiede. Posso correre, posso pressare, posso tenere la palla in alto. Volevo solo un’opportunità che ho avuto in questa occasione e sono felice di aver aiutato la squadra”. Un messaggio chiaro al proprio allenatore, proprio in un periodo in cui lo stesso agente Federico Pastorello ha aperto alla possibilità di un ritorno in Italia. Senza contare che Ausilio in persona ha poi ammesso: “Lo riprenderei, ma in prestito”. Insomma, un messaggio dietro l’altro che pongono il futuro di Lukaku in grande dubbio. L’Inter difficilmente potrebbe fare un affare del genere, se non appunto in prestito (ma pare più una provocazione), idem il Milan anche se cerca l’erede di Ibrahimovic. Per la Juventus sembra più un sogno viste le cifre, di certo sarebbe perfetto in caso non arrivasse a Vlahovic.
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