La possibile acquisizione dell’Inter da parte di Pif continua a far discutere, soprattutto nelle ultime ore. Doppio annuncio in diretta
L’Inter non vuole interrompere la sua corsa alla ripresa del campionato. I nerazzurri hanno vissuto un grande periodo dopo il derby contro il Milan, non sbagliando più un colpo.
Parallelamente, però, si continua a parlare del futuro della società: l’ombra di Pif aleggia sulla proprietà nerazzurra. Il giornalista Filippo Grassia si è soffermato sul possibile ribaltone in società ai microfoni di CMIT TV: “Il rapporto è andato avanti e uno dei nodi riguardava il problema delle azioni che erano state in garanzia non solo ad Oaktree e quindi era necessario per Zhang una disponibilità anche da parte degli azionisti. Da quanto io sapevo – rivela Grassia – l’accordo si sarebbe raggiunto su una cifra inferiore, ma si deve tener conto di quanto questo fondo saudita possa concedere alla famiglia Zhang di liquidità”.
Poi continua la sua disamina: “Il problema grosso dell’Inter, e mi vien da sorridere quando sento parlare di calciomercato, riguarda il fatto che i nerazzurri ogni mese devono sostenere dei costi attorno ai 15-18 milioni di euro al mese. Vi renderete conto della necessità di liquidità da parte dell’Inter”.
E ora è tempo di trattative: “C’è stata un’accelerazione perché si sono districate alcune situazioni che giustamente chi compra vuole avere la garanzia di poter entrare con pieno diritto. Penso che sia un accordo che possa fare bene a tutti: all’Inter per i problemi di liquidità; alla famiglia Zhang e allo stesso Steven che ne uscirebbe in modo estremamente onorevole dopo uno Scudetto con un buonissimo organico e ai massimi livelli. Non dimentichiamolo, la sua famiglia nell’Inter ha immesso nell’Inter almeno 680 milioni di euro”.
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Inter, da Pif allo stadio: le ultime
Grassia parla anche del progetto stadio, in relazione al possibile ingresso in società da parte di Pif: “Lo stadio rientra sicuramente nelle trattative, ricordiamoci che hanno avuto bisogno di un finanziamento importante per portare avanti la gestione quotidiana del club. O la famiglia Zhang vende come è venuto fuori nei primi giorni di dicembre, oppure deve cercare un investitore in grado di acquisire una parte importante. Secondo voi esistono investitori in grado di mettere sul piatto oltre 500 milioni di euro senza avere la maggioranza, ma il discorso riguarda tutti i club che vanno avanti sotto questo aspetto. Lo stadio prevede un costo, ma poi rendita”.
Lo stadio è, dunque, una questione essenziale per i ricavi: “Quello che alcuni non capiscono, ci metto dentro anche il sindaco Sala, che l’Inter e il Milan senza stadio di proprietà perdono circa 50-80 milioni di euro l’anno. Ogni anno le due società iniziano con questa cifra in meno da poter investire. Mi stupisco di coloro che ancora si abbarbicano alla nostalgia di San Siro, si tratta di uno stadio vetusto che non offre servizi. Di recente ho rivisto il Parco dei Principi, scale mobili, sale riservate, ma è uno stadio dove è bello andare”.
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La posizione di Biasin su Pif all’Inter
Del possibile arrivo di Pif ha parlato in diretta anche Fabrizio Biasin, questa volta smentendo le ultime novità e riportando le voci provenienti dall’Inter: “Non so nulla riguardo questo tipo di trattative venute all’attualità nelle ultime 24 ore. Non so se esista questa trattativa e se stia ragionando per un passaggio di proprietà. Ho preso il telefono e ascoltato la campana della società e mi è stato detto che non esiste nulla in questo momento. La famiglia Zhang vuole dare solidità al suo progetto. Zhang è negli Stati Uniti perché ci ha vissuto 9 anni, ci ha preso anche la laurea. La volontà di andare avanti insieme è certificata, Zhang ci sarà anche per la Supercoppa per assistere alla partita tra Inter e Juventus“.