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CMIT TV | Fioravanti: “2021 evento unico per l’atletica. Capisco Eriksen”

Nel corso dello Speciale 2021 sulla CMIT TV è intervenuto anche Domenico Fioravanti: “L’Europeo è stato lo specchio del Paese”

Anche in questi ultimi giorni del 2021 la CMIT TV non si è fermata: questa sera abbiamo ripercorso le tappe più esaltanti a livello sportivo dell’anno che sta per concludersi.

Domenico Fioravanti su CMIT TV

In diretta sul nostro canale Twitch è intervenuto anche Domenico Fioravanti, ex nuotatore e primo italiano a diventare campione olimpico nel nuoto. Facendo il punto sul 2021, ha dichiarato: “Quello che è arrivato con l’atletica italiana credo che sia un evento più unico che raro. Jacobs? E’ stata una bella e dolce sorpresa”.

Non altrettanto soddisfacenti, invece, sono stati i risultati nel nuoto. “Se parliamo di Olimpiadi non è stata un’annata diciamo stratosferica, però sono comunque arrivate sei medaglie, ottimi riscontri dalla staffetta, sono arrivate medaglie che pesano. E’ chiaro che quando sei abituato agli ori non sei mai sazio, bisogna pensare che il nuoto italiano stia vivendo un ottimo periodo da circa 20 anni, poi ogni edizione può avere momenti più felici e meno felici”. Ma il 2021 ci ha regalato anche molto altro.

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CMIT TV | Fioravanti: “Gli Europei sono lo specchio del Paese. Posso capire Eriksen e Aguero”

I giocatori dell’Italia campione d’Europa ©LaPresse

Domenico Fioravanti, ai microfoni di Calciomercato.it, ha parlato anche della regina: Federica Pellegrini. “Quando si decide di smettere credo che sia il momento più difficile, paradossalmente io sono stato un po’ fortunato perché altri hanno deciso per me (ride, ndr). Non credo che sia già abituata al dopo sport, ci vorrà tempo, dovrà metabolizzare diversi aspetti, trovarti dall’oggi al domani a non frequentarlo più non sarà facile. Io credo che abbia lasciato in eredità una mentalità giusta, positiva, da guerriera, una consapevolezza che anche noi in Italia possiamo primeggiare a livello mondiale nel nuoto. Purtroppo credo che non sarà semplice avere delle atlete così competitive come è stata lei, vedo ancora una certa distanza per la femminile. Secondo me Federica ha lasciato una buona eredità al nuoto italiano, credo che si debba continuare così e con questo si possono raggiungere dei traguardi importanti”.

Riguardo al talento, poi, il campione olimpico ha aggiunto: “Il fatto di essere sempre sul pezzo, il fatto di doversi allenare al massimo ogni giorno, anche quello è talento. Spesso quando me lo chiedono, mi piace sempre dire che ci sono varie tipologie di talento. Io sono stato fortunato perché madre natura mi ha donato una tecnica che in pochi avevano, ai miei tempi c’era Rosolino che invece aveva un talento più di testa, meno tecnico. Io la testa che aveva lui non l’ho avuta mai più di tanto. Federica è stata in grado di risollevarsi diverse volte per una carriera che è stata lunghissima, ad Atene 2004 ha vinto un argento, sono passati 17 anni con degli alti e bassi, ma con un mondiale recente. Lei ha avuto una testa fortissima nel non cadere mai in crisi dopo le cadute della sua carriera. Forse non tutti lo sanno, lei si allenava con i maschi e molti li steccava perché dal punto di vista della forza era incredibile”.

Tra gli highlights del 2021 non può mancare la vittoria dell’Europeo, Domenico Fioravanti non ha dubbi: “E’ un po’ lo specchio del paese, può succedere di tutto, ma siamo uniti quando c’è la Nazionale. Sono contento per il mister Mancini, non lo conosco personalmente, ma mi sembra una gran bella persona. Quando il gruppo è unito, i risultati spesso arrivano e sono molto felice”.

Infine, un tasto dolente: gli addi forzati di Eriksen e del ‘Kun’ Aguero per dei problemi cardiaci, la stessa motivazione che ha costretto Fioravanti a smettere col nuoto. “Tra l’altro ha avuto un episodio veramente difficile, ma lo stesso Aguero ha dovuto smettere per problemi cardiaci, devo dire che qui si tocca un argomento a me molto caro perché sono stato fermato per problemi cardiaci. L’Italia è il paese più fiscale sotto questo punto di vista, non è neanche facile capire cosa una persona possa pensare nonostante io abbia vissuto momenti simili ai loro. Di sicuro c’è molto sconforto, questa è la sfortuna di essere fermati da altri, ti ritrovi a non poter più fare una cosa che ami e non te ne capaciti. In un periodo particolare della tua vita vedi tutto nero, anche perché io ad esempio non ho avuto mai problemi. Spero che chi sia vicino a questi due calciatori possa veramente essere un supporto perché per un campione fermarsi così all’improvviso potrebbe essere davvero un brutto momento”.

Riccardo Meloni

Riccardo Meloni, classe '94 e trequartista del pensiero calcistico. Scrivo per Calciomercato.it e conduco live con un microfono che cambia colore su TV PLAY. In buona sostanza, mi diverto in quello che faccio.

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