Il fondo Pif potrebbe tornare a farsi avanti per l’acquisto dell’Inter, ma da parte di Zhang ci sono dei problemi da risolvere
Mentre a Los Angeles potrebbe consumarsi la trattativa tra Daniel Straus e Steven Zhang per la cessione dell’Inter, con un valore commerciale di un miliardo di euro, il fondo Pif resta sullo scenario. Un interesse nato già qualche mese fa, che però non sembra destinato a concretizzarsi, con buona pace dei tifosi nerazzurri.
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Zhang continua a sostenere di non voler cedere l’Inter: non è nelle sue intenzioni, tantomeno in quelle della famiglia di imprenditori cinesi. Eppure c’è da tener presente che il progetto a lungo termine potrebbe ricevere non poche difficoltà economiche, che porterebbero Marotta a doversi privare di pezzi pregiati ogni estate. Per adesso tutto ha girato a favore del dirigente nerazzurro, perché le cessioni di Lukaku e Hakimi non hanno depauperato la resa tecnica della rosa, oltre a non aver saputo arricchire le rose rispettivamente di Chelsea e Paris Saint-Germain.
Se quindi Dzeko e Dumfries hanno permesso a Inzaghi di performare meglio, al momento, di quanto abbia fatto Antonio Conte la scorsa stagione, resta il dubbio legato a quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi: altri big da cedere in estate significherebbe continuare a rischiare con la sorte, non sapendo come si potrebbe ricostruire, poi, la rosa in vista della stagione prossima.
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Per questo motivo Zhang continua ad aver bisogno di prestiti che possano arrivare dal mercato internazionale, per supportare le proprie intenzioni sportive. Allo stesso tempo, però, sullo scenario continua a crescere anche il progetto stadio: dopo l’approvazione del progetto, sia Inter che Milan potrebbero arrivare a giovarne, con Zhang che, nel caso di taglio dei nastri, avrebbe un buon numero di introiti aggiuntivi legati a una struttura di proprietà che non pretenderebbe spese di affitto, ma la possibilità di costruire un bilancio più florido.
In ogni caso, in questa equazione, Pif finirebbe per essere esclusa a prescindere: il fondo prima di acquistare il Newcastle si è avvicinato alla possibilità di avviare una trattativa con l’Inter, inoltre da normativa Uefa due società con lo stesso proprietario e nelle stese coppe non possono esistere (medesima situazione di Lazio e Salernitana, ad esempio, fino all’estate scorsa). Per aggirare questa situazione il fondo Pif dovrebbe decidere di pagare la trattativa, ma attribuire la proprietà a una persona giuridica diversa. Situazione complessa, ma non per questo da escludere a priori.
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Lo scenario resta aperto, ma c’è da tener presente che i rapporti economici da Arabia Saudita e Cina non sono ottimali, il che potrebbe spingere Suning a guardare con occhio più soddisfatto la proposta di Daniel Straus, un soggetto che offrendo le stesse cifre non rappresenterebbe un governo che, stando a quanto gli Emirati stanno provando a concretizzare, mira alla creazione di un network totale intorno al calcio, sport che invece il governo cinese ha deciso, dopo tanti investimenti, di abbandonare. Con buona pace dell’Inter.
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