José Mourinho ha parlato in conferenza stampa, alle porte della partita contro il Milan. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore portoghese
La Roma non vuole farsi trovare impreparata dopo la pausa invernale, ma ad attendere i giallorossi c’è un impegno decisamente complicato, quello contro il Milan.
José Mourinho ha sciolto diversi dubbi alla vigilia del big match di domani pomeriggio. Il portoghese in conferenza stampa ha parlato inizialmente della sua avventura alla Roma e in generale del ritorno in Italia: “Da quando ho lasciato l’Inter nel 2010 ho avuto altre proposte da alcune italiane ma ho sempre declinato per via del mio passato in nerazzurro. Questo perché agisco sempre nel pieno rispetto dell’avversario. Non ho mai avuto problemi con il Milan e non ne ho con la Lazio ma, vista la mia attuale presenza a Roma, dico che non potrei mai allenare i biancocelesti. È una questione di rispetto”.
Come in tutti i grandi big match, impossibile non soffermarsi sulla sfida tra bomber: “Non mi piace paragonare giocatori e non ci sono presupposti per fare paragoni tra Abraham e Ibrahimovic. Lo svedese ha una storia che parla per sé”. Mourinho scioglie i dubbi relativi la presenza di Rui Patricio: “E’ pronto per giocare, non si è allenato due giorni perché ha avuto un problema alla schiena. Ma è pronto per domani, oggi si è allenato. Fuzato non ci sarà”.
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Nelle ultime ore, si parla con insistenza di un calciatore no-vax alla Roma che, in vista dell’obbligo vaccinale, avrebbe chiesto la cessione. Mourinho risponde così: “Sono faccende private, su cui non posso mettere bocca. Alcuni calciatori hanno contratto il Covid e hanno chiesto il rispetto della privacy: è giusto rispettarla. Mi auguro solo che il governo prenda una posizione e che tutti i nostri tesserati possano giocare nel pieno rispetto legislativo. È una questione che non impatterà negativamente all’interno dello spogliatoio“.
Mourinho parla anche delle condizioni di Lorenzo Pellegrini: “Pellegrini ha recuperato bene, non ha avuto le stesse vacanze degli altri, ha avuto 4 giorni in meno. Può giocare, ma non novanta minuti; non sarebbe l’opzione migliore avendo una partita domenica”. Su Maitland-Niles non si espone: “Non me la sento di parlare di lui, non è un nostro giocatore in questo momento. Sarò felice di parlarne quando sarà ufficiale, ora posso dire che è cresciuto vicino a me, nell’Arsenal, mentre io ero in Premier League. Il profilo del nostro mercato è conosciuto; dovremo migliorare la rosa con 1-2 giocatori in prestito”.
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