Insigne voleva restare: ha detto no all’Inter ed anche alla possibilità PSG: a Toronto per ‘evitare’ il Napoli
La giocata che ha portato al gol di Mertens è stata l’ultima all’Allianz Stadium con la maglia del Napoli per Lorenzo Insigne. Un arcobaleno ad aprire il campo nella notte torinese, contro la Juventus, che ha già portato ha tante reazioni sui social e sui vari media: vuoi vedere che il Napoli ha fatto una sciocchezza? Vuoi vedere chi è il capitano serviva ancora questa squadra? Vuoi vedere che la politica De Laurentiis porti ad un ridimensionamento non solo dei costi, ma anche del valore della squadra? Tanti interrogativi che hanno e che stanno accompagnando il trasferimento di Insigne a Toronto.
In queste ore, il transfert sarà ufficiale, l’operazione sarà completata: probabilmente già nella serata di oggi. Poi, una conferenza stampa del suo procuratore Vincenzo Pisacane, nelle prossime ore certificherà come sono andate le cose: racconterà come Lorenzo Insigne abbia chiesto di restare a Napoli. Oggi il capitano partenopeo guadagna, bonus facilmente raggiungibili compresi, circa 5 milioni. La richiesta per restare in azzurro era quella di mantenere la stessa cifra, cancellando solo la questione multe che ancora grava sui protagonisti della notte dell’ammutinamento. Il 16 dicembre c’è stato l’ultimo contatto: Pisacane, sul mandato del capitano azzurro, ha chiamato De Laurentiis. Tra i due c’è stato poco dialogo, il patron non ha voluto avvicinarsi alla richiesta del suo calciatore, arrivando ad offrire, al massimo 3 milioni e 600 mila euro. Poi, qualche incomprensione e la trattativa è finita lì. Il Toronto, con i suoi 11.5 milioni a stagione ha accelerato, inserendo nel contratto ogni tipo di bonus possibile. Ed è così che si è arrivati al closing che verrà esplicitato con tanto di comunicato ufficiale.
C’è da dire, però, che andare a Toronto è stata una precisa scelta di Lorenzo Insigne. Come appreso da Calciomercato.it, poco prima della fondo canadese, l’Inter, attraverso Beppe Marotta, aveva continuato un vecchio corteggiamento. I nerazzurri volevano infine come seconda punta nello scacchiere di Inzaghi ed erano pronti ad offrire cifre importanti, con un rilancio qualche centinaio di migliaia di euro fatto anche nel mese di dicembre. I contatti con Vincenzo Pisacane erano stati importanti, finire azzurri credevano fortemente nella possibilità di portare Insigne in rosa. In Inghilterra, il Newcastle ha spinto: diversi i milioni offerti, almeno 8,3 per avere in Premier il numero 10 della Nazionale italiana.
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Poi, c’è stata una cena a Parigi. L’agente di Insigne ha parlato con Leonardo, mediatore speciale della trattativa è stato Marco Verratti. Un interesse forte e concreto quello del PSG. La voglia di aumentare la qualità di un roster già di altissimo livello ha fatto pensare a Leonardo Insigne potesse essere un target interessante da inserire a parametro zero. Perché Toronto, allora? La decisione è stata solo ed esclusivamente del giocatore. Intense ore di riflessione dopo il no di De Laurentiis: la famiglia, l’entourage degli amici più stretti lì a consigliare, valutare, sostenere soprattutto. Poi, il diktat di Insigne: non ci deve essere neppure la possibilità di giocare contro il Napoli, in italia o in Europa, in Serie A o in qualsiasi competizione continentale. In MLS questo rischio non c’è. L’offerta, poi è la migliore e allora vada per il Canada.
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