Continua il periodo non brillante della Juventus e non mancano le critiche ad Allegri: “Smetta di fare l’allenatore”
Il 2022 è iniziato per la Juventus con un pareggio interno contro un Napoli alquanto rimaneggiato. La formazione bianconera, nonostante le assenze dei partenopei, non è riuscita ad andare oltre l’1-1. Sul banco degli imputati è finito Massimiliano Allegri, tra i principali colpevoli del pari interno e della situazione in classifica dei bianconeri.
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Il tecnico toscano è finito nel mirino anche di Tony Damascelli. Il giornalista è infatti intervenuto a ‘Radio Radio’ e non ha lesinato le critiche all’allenatore bianconero. “La situazione della Juventus? Il discorso è sulle motivazioni. Allegri fa bene a dire che i suoi giocatori sono forti e non come hanno fatto Mourinho o Conte. Fa l’aziendalista: a questo punto faccia il team manager o l’uomo di comunicazione, ma non faccia più l’allenatore perché non dà nulla più alla squadra. Gli va riconosciuto quello che ha fatto in passato. Ci sono allenatori che hanno avuto momenti eccezionali nella loro carriera, dopodiché quando vengono a mancare i protagonisti, e in questo caso la Juventus ha perso un giocatore che ha fatto 101 gol in tre anni, lì che si vede la valenza di un tecnico e del suo gioco”.
Juventus e Roma, Damascelli contro Allegri e Mourinho
Oltre che con Allegri però, Damascelli ha puntato il dito anche contro José Mourinho. Dopo la sconfitta a San Siro contro un Milan alquanto rimaneggiato, anche il tecnico della Roma è infatti finito sul banco degli imputati. “Domenica c’è un Roma-Juventus alquanto triste perché si affrontano i due tecnici più pagati della Serie A, ma mi chiedo qual è il valore aggiunto di Mourinho? E quello di Allegri?” si è domandato Damascelli.
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Il giornalista, nel suo intervento, ha poi definito una ‘cafonata’ il discorso di Mourinho legato al suo possibile approdo proprio sulla panchina del Milan tre anni fa. “Poteva risparmiarsi la cafonata di fine partita, quando ha detto di aver rifiutato il Milan tre anni fa. Un grande allenatore non se lo può permettere, ma ormai a lui è permesso tutto”.