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Serie A e lotta al Covid, il Governo gioca d’anticipo

La Serie A e lo sport italiano in campo per respingere la nuova ondata di Covid, anticipata dal Governo la prossima cabina di regia

Il vertiginoso aumento dei contagi nel paese, che ha coinvolto anche molti tesserati, ha impattato pesantemente sul campionato di Serie A in questo avvio di 2022. La nuova ondata di Covid va arginata anche con decisioni importanti nel mondo dello sport, non solo quello calcistico.

Serie A e lotta al Covid, il Governo gioca d'anticipo
Pallone Serie A © LaPresse

Ieri, la Lega Serie A ha ribadito di voler proseguire il campionato ma la situazione è molto tesa e non solo per gli interventi delle Asl. Come confermato alla CMIT TV, il premier Mario Draghi ha manifestato contrarietà ai vertici del calcio italiano. La richiesta avanzata è stata quella di ridurre gli stadi al minimo della capienza o ricorrere addirittura alle porte chiuse, ma per il momento la risposta è stata negativa. L’impatto sulle casse del sistema calcio sarebbe devastante, in un periodo dove la pandemia ha già colpito duramente. La tensione con l’esecutivo resta alta e occorre trovare un’intesa.

Serie A, la Lega alla conferenza Stato-Regioni: anticipato l’incontro

Serie A e lotta al Covid, il Governo gioca d'anticipo
Il presidente del Consiglio Mario Draghi © LaPresse

Come riportato da ‘Tuttosport’, è stata anticipata a lunedì 10 gennaio la cabina di regia inizialmente prevista per la giornata di mercoledì. La Lega calcio parteciperà insieme ai rappresentanti dei movimenti di basket e pallavolo, alla conferenza Stato-Regioni, in cui si cercherà un coordinamento per uniformare le decisioni delle Asl relativamente alla gestione sanitaria degli eventi e alla disputa delle gare. L’incontro si svolgerà alla presenza del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e del Ministero della Salute.

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Si cercherà un punto di sintesi e di incontro che non sarà facile trovare, non a caso si parla di una ‘prima’ cabina di regia cui potrebbero seguirne altre. Senza contare che il fronte dei club non è compatto, sul nuovo protocollo che prevede un minimo di 13 giocatori disponibili Primavera inclusi per disputare le partite.

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