La crisi della Juventus non va imputata solamente a Massimiliano Allegri, critiche alla società: “Errori a non finire della dirigenza”
Dal momento del suo annuncio, il popolo bianconero si è spaccato: da una parte quelli convinti che Allegri sarebbe stato il salvatore della patria, dall’altra quelli per cui si sarebbe andati incontro ad un disastro annunciato.
In questa fase della stagione, a livello di risultati, si è più vicini alle ragioni del secondo gruppo. Eppure tutto è ancora da scrivere e la Juventus ha tutte le carte in regola per riuscire ad arrivare tra le prime quattro, centrando un’importante qualificazione alla prossima Champions League. Ai microfoni di ‘Top Calcio 24’, Gianni Sandré ha analizzato così il momento dei bianconeri: “Alex Sandro è finito da due anni. Cuadrado, Kulusevksi, Chiesa e Bernardeschi: sono in quattro per un ruolo, errori a non finire della dirigenza. Bentancur è un fantasma dell’anno scorso, Morata, nella Juve vera, non gioca. Preferisco Icardi. Allegri va ringraziato, perché ha la corazza per resistere a questa polveriera”. Tanti errori della dirigenza, quindi, e non solo del tecnico livornese.
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Gli errori nella costruzione della rosa da imputare alla dirigenza, poi, non sono finiti per Gianni Sandré. “Con Ronaldo la Juventus era peggiorata, nel senso che non giocava più. Senza CR7, ma con Icardi e Milinkovic-Savic, avrebbe giocato meglio. Invece di prendere Kean e Locatelli, costati 63 milioni, prendevi quei due. E sarebbe stato un altro mondo”. Dello stesso pensiero è anche Carlo Pogliani, opinionista a ‘Top Calcio 24’: “La Juve di Allegri è già tagliata fuori dalla lotta scudetto e deve ringraziare che ci sono squadre come la Roma e la Lazio che stanno facendo fatica”.
Infine, anche il noto giornalista Franco Ordine si espresso sulle difficoltà della Juventus in questa prima parte di stagione. “All’inizio, Allegri ha sopravvalutato il suo ritorno alla Juventus e la squadra, qualità precipitata in maniera esponenziale con l’addio di Ronaldo, sostituito da Kean. Non si aspettava una tale povertà di organico, oltre alle scelte sbagliatissime degli ultimi due anni in chiave mercato che la Juve sta pagando”. Un declino che parte da lontano. “Dal giorno in cui è andato via Allegri, sono state fatte delle scelte che non avevano nulla a che vedere con i bianconeri. E oggi si sta pagando dazio. Adesso, si è reso conto che ci vorrà un po’ più di tempo, non ha ancora trovato la quadra”.
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