La Roma ha definito l’arrivo di Sergio Oliveira, l’uomo giusto per il centrocampo di Josè Mourinho: i dettagli
La Roma abbraccia Sergio Oliveira e José Mourinho mette nel centrocampo giallorosso l’uomo che voleva, non solo perché lo gestisce il suo stesso manager, Jorge Mendes. C’è molto di più in questa scelta che coinvolge la duttilità del centrocampista portoghese nell’interpretare un ruolo in un settore di campo in cui lo Special One ha individuato le esigenze più urgenti di intervento. La trattativa si è chiusa per un milione di prestito e un diritto di riscatto che ne porterà altri 13,5 (più bonus) nelle casse del Porto. Il giocatore è atteso probabilmente già dalle prossime ore a Roma: prova ne sia il fatto che aveva già avvisato i compagni del suo trasferimento e ieri li ha ufficialmente salutati. Si sottoporrà alle visite mediche e firmerà il contratto di quattro anni a 2,5 milioni di euro a stagione. L’obiettivo è quello di averlo in campo contro il Cagliari.
Ai tifosi giallorossi risulterà almeno consolatorio ricordare, con la beffa di domenica contro la Juve ancora fresca, che arriva a Roma l’uomo capace di piegare la resistenza della Juventus negli ottavi della scorsa edizione di Champions League: dopo aver già segnato il 2-2, Sergio Oliveira al minuto 115 realizzò la sua rette della sua personale doppietta spingendo i lusitani ai quarti ed eliminando la Juventus di Pirlo.
Venire a Roma con questo passato ancora fresco, è sempre un bel biglietto da visita. Ma, visto il momento della squadra di Mourinho, servirà molto di più. E Sergio Oliveira, 30 anni nel prossimo mese di giugno, questo lo sa perfettamente: intanto porterà il suo carisma e le sue qualità da leader all’interno di una squadra a cui queste caratteristiche servono. E poi metterà a disposizione della Roma la capacità di essere, quando serve regista in un centrocampo a tre, ma anche mezzala a quattro. Certamente negli ultimi tempi si è fatto apprezzare più come incursore che come schermo. La sua carriera ha avuto un percorso tattico simile a quella di Pirlo: partito da 10 classico ha poi arretrato il suo raggio d’azione. Ecco perché la sua duttilità nelle due fasi deve considerarsi un valore. Starà a Mourinho chiedergli quello che ha in mente per far fare un primo scatto in avanti al suo progetto avviato lo scorso luglio a Trigoria.
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Sergio Oliveira era reduce da una straordinaria stagione con il Porto, quella scorsa, prima di finire in una zona grigia, dove lo ha accompagnato per mano Sergio Conceicao, lo stesso tecnico che lo aveva rivoluto a casa dopo una serie di prestiti e con cui nella scorsa stagione Oliveira ha scritto il suo anno magico: ha infatti realizzato da centrocampista i 13 gol che lo hanno portato nella storia dei record del Porto, dove prima c’era uno dei più grandi di sempre dei Dragões, Lucho Gonzalez. La stagione 2020-2021 è stata arricchita anche da 5 gol in Champions e 6 assist in campionato. In questa, invece, il minutaggio è crollato a fronte delle 13 presenze per soli 390 minuti. La ragione che ha spinto Sergio Oliveira a cambiare aria. Avrebbe dovuto farlo già questa estate: c’era anche il suo nome tra i rinforzi che Gattuso voleva alla Fiorentina fresco di firma e che portarono alla rottura immediata dell’ex tecnico di Milan e Napoli con il club viola.
Capitano del Portogallo Under 21 vice campione d’Europa nel 2015, la sua è stata una carriera attraversata da prestiti. Cresciuto nel Porto passa per il Beira Mar, i belgi del Malines, torna in Portogallo e gioca con Penafiel e poi nel Pacos Ferreira dove trova Paulo Fonseca, curioso incrocio del destino tra il nuovo acquisto della Roma e l’ex tecnico giallorosso avvenuto sette anni fa. Ancora altalene tra Porto e prima Nantes e poi Paok, per tornare a mettere la maglia dei Dragões e vivere le ultime stagioni da protagonista. Ora con la Roma inizia la nuova vita calcistica di Sergio Oliveira: quella in cui vuole davvero sentirsi il leader assoluto di una squadra che ha iniziato un percorso per tornare a vincere, ma che adesso vede quel traguardo lontano. E ha bisogno di qualcuno che glielo rimetta nei radar. Lui è pronto.
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