Bozza del nuovo protocollo per le gare di Serie A in ordine al rischio Covid, spunta il parametro per limitare la discrezionalità delle Asl
Dopo le polemiche di inizio anno per le gare rinviate per i casi Covid, in seguito alle decisioni delle Asl territoriali, le parti istituzionali governative e calcistiche, ma anche per basket e pallavolo, avrebbero trovato l’intesa per un nuovo protocollo.
La bozza approvata dopo i confronti di questi giorni, si legge sulla ‘Gazzetta dello Sport’, diventerà una circolare del Ministero della Salute. All’interno, una norma di compromesso, per limitare la discrezionalità delle Asl inserendo un parametro ‘certo’. La bozza, dopo la conferenza Stato-Regioni, sarà passata al vaglio del CTS per l’approvazione definitiva.
Serie A, stop alle gare solo con un focolaio: il ‘tetto’ minimo di contagiati
La novità è che per giungere al rinvio di una partita, dovrà essere raggiunta una soglia ‘minima’ di giocatori contagiati. Il compromesso dovrebbe essere stato raggiunto intorno al 35% dei calciatori presenti in rosa, senza l’inserimento nel computo dei Primavera. La Lega Serie A dovrà dunque rimodulare il precedente protocollo varato qualche giorno fa, rivisitando la regola secondo cui con 13 giocatori, Primavera inclusi, si poteva giocare.
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Inoltre, per quanto concerne la ‘quarantena soft’, in caso di più giocatori coinvolti entrano in vigore le norme della circolare del Ministero della Salute del 30 dicembre. I giocatori con dose vaccinale da meno di 120 giorni dovrebbero solo autosorvegliarsi, quelli con dose vaccinale da più di 120 giorni potrebbero ugualmente giocare le partite entrando in quarantena soft per tre giorni e non in isolamento per cinque giorni come tutti i cittadini.