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Ronaldo rompe il silenzio: ultimatum definitivo allo United sull’addio

Cristiano Ronaldo rompe il silenzio e parla della sua stagione al Manchester United e soprattutto di Rangnick: e il messaggio sul futuro è molto chiaro

Il solito Cristiano Ronaldo. In un modo o nell’altro il portoghese continua a catalizzare l’attenzione mediatica del mondo del calcio. Negli ultimi giorni addirittura si è tornato a parlare di un suo possibile addio al Manchester United a pochi mesi dal suo ritorno a Old Trafford.

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Ronaldo © LaPresse

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I Red Devils anche con l’arrivo di Rangnick per il momento non stanno impressionando pur avendo comunque portato a casa dei buoni risultati. In sette partite il manager tedesco ha conquistato quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta, pesante in casa contro il Wolverhampton. E proprio quel ko ha decisamente alimentato qualche malcontento, in Inghilterra da settimane si continua a parlare di spogliatoio spaccato, di frizioni interne, calciatori che non vedono l’ora di andarsene già a gennaio. Con Ronaldo a guidare il gruppo e desideroso di cambiare subito aria.

Ronaldo avvisa lo United: “Non sono qui per arrivare settimo”

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Ronaldo © LaPresse

Tanto che già si parla di nuove possibili destinazioni, dal ritorno al Real Madrid al PSG. Oggi, però, CR7 ha rilasciato un’intervista a ‘Sky Sports UK’ in cui ha parlato proprio del momento dello United e del suo allenatore: “È arrivato qui cinque settimane fa e ha cambiato molte cose, ma ha bisogno di tempo per trasmettere le sue idee ai giocatori, anche in campo. Ci vuole tempo, ma credo che farà un buon lavoro. Sappiamo che non abbiamo giocato il miglior calcio come avremmo dovuto fare, ma abbiamo tante partite per migliorare. “Da quando è arrivato penso che in alcuni aspetti siamo migliori, ma ci vuole tempo, non è facile cambiare la mentalità dei giocatori. Dobbiamo restare uniti, siamo sulla stessa barca, sapevamo fin dall’inizio che non sarebbe stato facile ma possiamo fare bene”.

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Ronaldo quindi tende la mano a Rangnick e lo sostiene pubblicamente, ma poi manda anche un messaggio decisamente chiaro, anche alla società: “Il Manchester United deve vincere il campionato o arrivare secondo o terzo. Non vedo altre posizioni di classifica per noi sinceramente, non le vedo proprio. Ai miei occhi non è accettabile arrivare sotto la top 3 in campionato. Siamo in grado di cambiare le cose adesso, non so come nello specifico perché sono un giocatore e non l’allenatore o il presidente. Io conosco il modo ma come sapete non ne parlerò qui perché non sarebbe corretto da parte mia. Ma io non voglio essere qui per lottare per il sesto o settimo posto, o anche il quinto“.

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