Massimiliano Allegri, dopo la batosta in Supercoppa con l’Inter, presenta la sfida di domani sera contro l’Udinese
La Juventus si prepara a tornare in campo dopo la serataccia di Supercoppa contro l’Inter. Ad appena tre giorni dai supplementari di ‘San Siro’, la squadra di Allegri è chiamata a uno sforzo fisico e mentale importante. A Torino domani sera arriva l’Udinese, in condizioni decisamente complicate per la questione Covid e le polemiche post-Atalanta. Ma per la Juve conterà solo la vittoria dopo la rocambolesca rimonta con la Roma.
I bianconeri sono a tre punti dal quarto posto occupato proprio dalla Dea, che però ha una partita da recuperare contro il Torino. La distanza da colmare resta importante e il traguardo Champions per il club è imprescindibile. Nella consueta giornata di vigilia, Massimiliano Allegri ha presentato la sfida con l’Udinese in conferenza stampa: su Calciomercato.it la diretta scritta.
Allegri parla subito della reazione che dovrà avere la Juventus: “Il campionato è un percorso completamente diverso, rispetto alla Supercoppa. L’Udinese è molto fisica, bisognerà avere pazienza. Sarà una partita totalmente diversa rispetto a Inter e Roma. Dobbiamo invertire il trend con le piccole”. Su Kaio Jorge: “Sicuramente ci saranno dei cambiamenti, abbiamo giocato tante partite. Fortunatamente stiamo tutti abbastanza bene, tranne Danilo e Bonucci. Bonucci ha avuto un risentimento, lo avremo dopo la sosta”.
Allegri sul futuro di Arthur: “Con questi calciatori dovremo arrivare nel migliore dei modi fino alla fine della stagione. Bisogna rimanere concentrati su queste cose, stiamo crescendo come squadra e lavorando bene per ottenere i massimi risultati, dobbiamo restare sereni”.
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Il tecnico parla del gap con l’Inter: “Avevo detto che l’Inter è la squadra più forte del campionato. Sono primi, continuando quello che avevano fatto. Gli scontri diretti poi sono una storia a sé, dobbiamo essere più bravi con le piccole. Credo che la squadra stia mettendo il massimo impegno, la squadra in Supercoppa ha fatto bene. Poi dovevamo migliorare quando siamo andati in vantaggio, nel momento decisivo. Potevamo fare meglio negli ultimi trenta metri. Però abbiamo fatto bene, anche se dispiace aver perso al 120esimo”.
Su Dybala si può costruire il futuro: “Le valutazioni sui contratti sono cose della società, ci sono trattative, sono cose che non mi riguardano. Poi, per quanto riguarda la valutazione tecnica, io l’ho cresciuto Dybala. Ha qualità, è un giocatore da cui io mi aspetto molto nella seconda parte della stagione a livello realizzativo e tecnico. Il valore del calciatore non si discute”.
Su Pellegrini: “È pronto, potrebbe giocare dall’inizio. Cuadrado rientra dalla squalifica, abbiamo De Sciglio che con Alex Sandro ha giocato una buona partita. Poi purtroppo è successo quell’errore finale, ma nel calcio può capitare”.
Sulle gerarchie in porta: “Rientra Szczesny in porta e poi ho un dubbio tra Kulusevski e Bernardeschi. I cambi dovranno essere decisivi”. Potrebbe essere un problema affidarsi a calciatori il cui futuro è tutto da scrivere? “Ti dò ragione sul fatto che c’è troppo stupore su questa cosa. In tutti i lavori è così, anche i manager d’azienda e non si impegnano meno nel lavoro. Bisogna andare in campo e fare, ci possono anche essere dei giocatori che vogliono cambiare aria, non è solo questione della società. Se fai bene, ti metti nelle condizioni di scegliere: l’unica cosa è fare bene. Non cambia nulla essere a scadenza o no, anzi può essere un valore aggiunto se sfruttato bene. Questo è sempre esistito”.
McKennie e in generale il mercato: “Tutte le valutazioni verranno fatte a marzo/aprile. È la programmazione della Juventus, noi dobbiamo pensare a giocare e lavorare. Su McKennie, invece, posso dire che è migliorato, ma può migliorare ancora. Tutta la squadra sta crescendo, ma dobbiamo capire che non possiamo giocare partite sotto ritmo, chiunque sia l’avversario”.
Qual è stata la partita indimenticabile alla Juventus? “Quella di Madrid. Ma anche quella di Monaco o quella contro il Tottenham. Credo quella di Madrid sia stata veramente bella, l’abbiamo ribaltata”. Su Chiellini: “Pensavo di ritrovarlo tra una decina di giorni, ma oggi respirava (ride, ndr.). No, domani non gioca”.
L’analisi su Rabiot: “È stato criticato anche l’altra sera. In realtà, ha giocato un uno contro uno tutto campo contro Barella e l’ha sovrastato. È un calciatore votato al sacrificio, ha fatto una buona partita”. Poi sulle squalifica: “In venti anni sono stato squalificato due volte. Una dopo la partita contro il Napoli, dove sono andato dall’arbitro a dire delle cose, sbagliando. E per quanto riguarda Bonucci, è stato multato, ha pagato e la questione si è chiusa. Come comportamenti, credo che alla Juventus si siano tenuti sempre degli atteggiamenti rispettosi verso gli arbitri e verso tutti”.
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