Roma
Rui Patricio 7: il Cagliari non lo impegna praticamente mai. Una parata, nel finale, che vale due punti con l’aiuto della traversa. Decisivo tanto quanto il gol.
Maitland-Niles 6,5: non attacca con continuità disarmante ma quando lo fa e punta l’avversario ha una rapidità importante e lo salta spesso mettendo pure un paio di ottimi palloni. In difesa non soffre mai Dalbert. Tatticamente a un buon punto, ma anche fisicamente. Dal 93′ Keramitsis sv
Mancini 5,5: torna a uscire spesso alto, o vince il contrasto o fa fallo, si becca pure un’ammonizione ma ormai non fa notizia. Qualche piccolo svarione ma sostanzialmente concede poco o nulla anche ai centimetri di Pavoletti, poco supportato. Si perde Joao Pedro nel finale, è però fortunato.
Kumbulla 6: qualche errore di troppo in uscita col pallone, la fase più negativa della Roma nel primo tempo. Di testa prende bene il tempo, controlla con qualche difficoltà ma anche lui relativamente in affanno.
Vina 5,5: a parte la serataccia di San Siro, la crescita rispetto alle primissime partite sembra netta, soprattutto in sicurezza. Non incide tantissimo negli ultimi metri in realtà, prezioso in costruzione ma poco intraprendente. Contiene bene le azioni avversarie di Zappa e non solo.
Veretout 6: si ritrova a giocare in extremis, gioca una partita attenta soprattutto nel posizionamento a ridosso della propria area. Pulisce molti palloni, anche in fase di appoggio e di avanzamento dimostra poca lucidità, forse addirittura voglia. Una buona chance nella ripresa, ma nel complesso la porta a casa. Dal 93′ Bove sv
Sergio Oliveira 6,5: la differenza nella qualità e velocità con cui viaggia il pallone si nota subito. Appena può va in avanti, cerca l’imbucata. Da una di queste nasce l’azione del rigore poi annullato, che avrebbe calciato lui. Se lo riprende qualche minuto più tardi: suo il tiro, sua anche la trasformazione. Subito decisivo. Secondo tempo più difficile, in cui si vede davvero poco. E si fa pure male…
Mkhitaryan 6,5: è forse il giocatore più continuo nel match, quello che sembra costantemente nel vivo in entrambe le fasi. Costruisce ma pressa anche, non sbaglia quasi niente. Alla lunga cala anche lui.
Zaniolo 5,5: primo tempo praticamente di sole ombre, ha sui piedi un’ottima palla in area ma perde l’attimo. Probabilmente doveva calciare di prima intenzione ma non se l’è sentita. Era al rientro, non è sembrato brillantissimo. Molto meglio comunque nella ripresa, quando sfiora pure il gol con una bella giocata. Dalll’86’ Karsdorp:
Abraham 6: in realtà c’è poco da rimproverargli, perché fa tutto quello che deve fare sia in appoggio che in rifinitura o nei movimenti. Gli arrivano pochi palloni davvero giocabili e cerca di massimizzarli.
Felix 6: solito giudizio da dividere in due. Propositivo, si fa cercare e trovare, punta sempre e dà ogni volta l’impressione di poter creare qualcosa. Un paio di duetti niente male con Abraham, poi però al solito nell’ultima scelta si perde. L’impressione è che quando si trova a pensare si impalli, a volte si perde in un bicchier d’acqua. Tutto concesso, ci mancherebbe: ha pur sempre 18 anni e può solo che crescere. La strada è giusta. Dal 73′ Shomurodov 4,5: malissimo. Tocca pochi palloni e senza qualità, ha due occasioni in fotocopia in area e le sbaglia allo stesso identico modo, con sufficienza.
All.: Mourinho 6: tre punti d’oro, i primi del 2022 dopo due ko. E comunque la Roma non impressiona per gioco nonostante la qualità non manchi tra Oliveira, Mkhitaryan, Zaniolo, Abraham. L’assenza in extremis di Pellegrini pesa tantissimo, ma non può spiegare da sola il secondo tempo a tratti apatico della Roma. Che ancora una volta parte bene (benino), trova il gol, poi si siede e si spegne. Fortuna vuole che il Cagliari in attacco sia nullo. Bene Oliveira, è un giocatore che mancava. Alla fine è pure fortunato e deve baciare le mani di Rui Patricio e la traversa. Prestazione grigia.