Il dirigente dell’Udinese Pierpaolo Marino ha parlato dei casi Covid in Serie A e del futuro di Paulo Dybala
Pierpaolo Marino, dirigente dell’Udinese, ha analizzato il momento del suo club e della Serie A, alle prese con i tanti casi di positività al Covid: “Grazie ai protocolli che la famiglia Pozzo ci aveva messo a disposizione eravamo riusciti a scongiurare tutto. Il problema è arrivato dopo la settimana di festività natalizie – spiega a ‘Radio anch’io sport’ su ‘Rai Radio 1′ – KO con l’Atalanta? Ci aspettiamo che su questa partita venga fatta giustizia. Abbiamo manifestato il nostro disappunto, eravamo fermi da una settimana per un provvedimento delle Asl locali che ci avevano vietato l’attività calcistica”.
Marino ha proseguito la sua analisi: “Noi ci siamo ritrovati a giocare sapendolo il sabato sera e senza alcun allenamento. Noi ci saremmo accontentati anche di un rinvio di due o tre giorni. Chiaro che c’è un conflitto tra le Asl e la Lega di Serie A. Campionato falsato? Per noi la classifica sembra brutta, ci siamo ritrovati con una classifica che non prevede due partite e le condizioni psicologiche sono diverse da quelle dopo il 4 a 0 contro il Cagliari. Ora dobbiamo ricucire le ferite con un grande lavoro psicologico dell’allenatore”.
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Marino ha parlato del nuovo protocollo: “Io mi aspetto che il nuovo protocollo voluto dalla Vezzali e dal Governo sia plasmato dalle varie Leghe e venga messo a punto nella maniera giusta. Per regolamento le partite dovrebbero vedere in campo le formazioni migliori di entrambe le squadre”.
Il dirigente si è poi soffermato sulle questioni di mercato: “Dybala? Conosco molto bene Paulo perché l’ho trattato per l’Atalanta quando era un ragazzino. Penso che se si mettono a tavolino e chiariscono alcuni aspetti della vicenda potranno trovare una soluzione in extremis. La Juve deve risanare i conti. Il calcio in questo momento è in mano agli agenti che stanno diventando i veri proprietari dei calciatori sostituendosi ai club”.
BETO – “E’ uno degli ennesimi fiori all’occhiello del nostro reparto scouting. Oggi è difficile arrivare prima delle grandi squadre, ma questa volta ce l’abbiamo fatta – spiega Marino – Beto non solo è un ottimo calciatore ma si è ambientato subito in Serie A. Ci ha dato ragione subito e il merito è dei nostri osservatori”.
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