Lo sguardo rivolto verso la tribuna, la mancata esultanza dopo il gol: Dybala come Trezeguet ed Higuain. Con un epilogo da decriptare
Il gol contro l’Udinese non è stato il più difficile della sua carriera. Anzi, per uno con il suo mancino, metterla alle spalle di Padelli è stato un colpo da fare ad occhi chiusi. Paulo Dybala, però, non si è preso le prime pagine dei giornali per la rete o la prestazione: lo ha fatto quella mancata esultanza e lo sguardo severo rivolto verso la tribuna.
Quell’occhiata che tutti hanno interpretato come un preciso ed inequivocabile segnale. A rendere tutto ancora più particolare rilevante, c’è stata una coincidenza: il vicepresidente Pavel Nedved, in quel preciso istante, abbassa lo sguardo. Sarà stata davvero una mera coincidenza, ma le telecamere sono impietose. E fanno subito correre alla mente episodi simili. Sempre con la Juventus come filo conduttore.
Dopo il passaggio proprio alla Juventus, un altro argentino, Gonzalo Higuain marcò il territorio, scrisse una pagina che resterà indelebile per la portata polemica. Dopo il contestatissimo passaggio in bianconero, tornò a Napoli, fece gol ed indicò il patron De Laurentiis seduto in tribuna. ‘Es tu colpa’: è colpa tua, detto e ripetuto più e più volte. Un attacco pesante, il Pipita volle dire al mondo che le responsabilità del divorzio dalla maglia azzurra andavano trovate altrove. Ai vertici della società. Una polemica che non lo ha riabilitato agli occhi dei tifosi partenopei, ma tanto è bastato per scatenare il solito ginepraio di polemiche ed accuse, di spaccature e divisioni.
Il precedente di Trezeguet ed una trattativa in stand by
Sempre in casa bianconera, resta iconico il gesto di David Trezeguet, franco-argentino, giusto per chiudere il cerchio con il paese sudamericano. Correva l’anno 2007, ultima giornata del campionato di B, Trezeguet non sapeva ancora cosa sarebbe stato del suo futuro. Dopo aver segnato 15 gol ed all’ennesima rete indicò la tribuna e disse a tutti che il club non aveva ancora fatto nulla per blindarlo. Arrivò il rinnovo così come arrivarono tanti gol ancora in Serie A.
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Per Dybala la situazione è complessa ma non certamente compromessa. A febbraio le parti si rivedranno: l’argentino per quella data potrebbe già firmare con un altro club per la prossima stagione, visto che il suo contratto con la Juventus scadrà il prossimo 30 giugno. Marotta e l’Inter ci stanno provando: il grande sgarbo non è impensabile, anzi. 7 milioni e mezzo di euro, un accordo elastico sui diritti d’immagine, centralità nel progetto: ecco come l’ex bianconero Marotta potrebbe portare Dybala in nerazzurro. Ci sono altre sirene, ma la priorità è la Juve. L’incontro sarà difficile con il manager Antun, ma le possibilità sono intatte. Così come quelle di non vedere più esultanze polemiche, ma solo una maschera all’Allianz per ogni pennellata mancina.