Il rapporto tra la Juventus e Dybala si complica dopo il gesto dell’argentino, intanto l’Inter e Marotta fanno sul serio
La Juventus di nuovo in campo, stasera in Coppa Italia, negli ottavi di finale contro la Sampdoria. Appuntamento importante per i bianconeri, che vogliono farsi strada nella coppa nazionale per nobilitare una stagione difficile, ma lo sguardo, inevitabilmente, verte soprattutto sulle dinamiche extra campo.
Il fronte Dybala è ufficialmente deflagrato sabato sera, con l’esultanza polemica dell’argentino e lo sguardo di sfida in tribuna, dopo il gol che ha sbloccato la gara contro l’Udinese. Come raccontato da Calciomercato.it, lo slittamento del rinnovo contrattuale ha contrariato Dybala, che attende di prendere una decisione. La volontà delle parti sarebbe comunque quella di proseguire insieme, ma la tensione è palpabile. ‘Tuttosport’ oggi in edicola spiegano che Elkann e Agnelli, a propria volta, non avrebbero gradito l’atteggiamento dell’argentino. Non si parla di provvedimenti ‘ufficiali’ in tal senso, ma intanto stasera il giocatore potrebbe finire in panchina, magari più per scelta tecnica legata al turnover da parte di Allegri. Domenica c’è Milan-Juventus e in un momento con molte assenze non si possono prendere rischi.
In questa situazione di tensione, può inserirsi l’Inter. La suggestione nerazzurra per Dybala può diventare più di una ipotesi. Ai microfoni di Calciomercato.it, l’ex vicepresidente del Palermo, Micciché, ha raccontato perché l’assalto a Dybala di Marotta sarebbe possibile. La strategia del dirigente nerazzurro viene sviscerata ulteriormente dal ‘Corriere della Sera’ e assume contorni più definiti.
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Se esistono delle perplessità legate all’aspetto finanziario dell’operazione, il quotidiano milanese prova a scioglierle spiegando che le risorse per l’affare ci sarebbero eccome. Per ‘coprire’ l’ingaggio netto da corrispondere all’argentino, stimato in una cifra tra i 7,5 e i 9,5 milioni netti, Marotta può puntare sugli addii, entro giugno, di Vidal e Vecino, che già da soli garantirebbero un risparmio di 9 milioni netti sul monte ingaggi. Non solo: l’addio di Eriksen ha fatto risparmiare altri 7,5 milioni netti, pur provocando una minusvalenza. E si prepara anche l’addio di Sanchez: la risoluzione dell’accordo con il cileno costerebbe 4,5 milioni di buonuscita, ma, sui 7 milioni netti percepiti fino al 2023, garantirebbe un guadagno di altri 2,5 milioni.
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