Sono giorni caldissimi sul fronte calciomercato, anche per l’Inter. I nerazzurri, dopo Gosens, pensano anche al futuro di Skriniar
Nomi, nomi e ancora nomi. Dal Quirinale, anzi: dalle aule di Montecitorio impegnate a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, fino al calciomercato, l’Italia è chiamata a fare delle scelte.
E come dai banchi del Parlamento (in seduta comune), e forse ancor più per gli stadi, è tutta una grande corrida di tifo e fazioni. Dusan Vlahovic, per esempio, ha diviso gli juventini da chi non lo è, specie i Viola. Gli striscioni fuori dal Franchi, la scorta per il serbo, promosso sposo della Vecchia Signora, hanno segnato la fine di un rapporto. Un rapporto fatto di gol e conferme alla Fiorentina, oltre che una nuova avventura all’ombra della Mole per mister 75 milioni. Una nuova avventura ci sarà anche per Robin Gosens, come vi stiamo riportando anche negli ultimi minuti. Rimarrà nerazzurro e in Lombardia, è vero, ma ciò che l’esterno tedesco ha solo accarezzato con l’Atalanta (sì, lo scudetto), potrebbe diventare realtà a maggio con l’Inter, perché è lì che i tifosi della Beneamata lo aspettano, a febbraio, quando tornerà dal lunghissimo stop. E si parla di fine febbraio, pazienza.
Calciomercato Inter, da Gosens a Skriniar: il piano di Marotta
Tra cambi di maglia rocamboleschi, trattative dell’ultima ora, e dei giorni della merla freddi ma incendiati da rimpalli, Beppe Marotta lavora anche per trattenere chi in questa stagione – e non solo – è stato fondamentale. Milan Skriniar, in scadenza nel giugno del 2023, secondo quanto riportato da ‘Il Giornale’, entro i primi di aprile potrebbe mettere la firma su un contratto nuovo di zecca, che lo legherà all’Inter fino al 2026 con un adeguamento dello stipendio da 4,5 milioni di euro all’anno. Attestato di stima per il difensore centrale slovacco, dal 2017 con la maglia nerazzurra. E, diciamolo, anche un modo per la dirigenza per non perdere quello che è stato uno dei punti cardine di una squadra che è saputa risorgere dalle sue ceneri come un’araba fenice e tornare a volare alta nei cieli del campionato italiano. Anche grazie alle prestazioni del centrale ex Sampdoria. E, chissà, magari anche della Champions League. Liverpool permettendo.