Edin Dzeko non sta facendo rimpiangere Lukaku all’Inter, il bosniaco racconta i nerazzurri dal di dentro e svela un retroscena sull’arrivo
Nove gol in campionato fin qui con l’Inter, l’ultimo, quello con il Venezia, che può avere un peso specifico fondamentale nella corsa scudetto. Edin Dzeko sta confermando di essere un centravanti di spessore anche in nerazzurro e nonostante l’età.
Il bosniaco è tornato al gol in campionato dopo un lungo digiuno che durava dal 4 dicembre, quando aveva segnato contro la sua ex squadra, la Roma. Una ‘assenza’ dal tabellino, che non gli pesava però, stando a quanto raccontato nella lunga intervista di oggi al ‘Corriere della Sera’. “Senza i miei gol abbiamo vinto quasi tutte le partite, non posso non essere contento in ogni caso – ha spiegato – E comunque il gol non è tutto”. Dzeko si sta godendo la sua avventura all’Inter e la descrive, con tanto di retroscena e di elogi al tecnico Simone Inzaghi.
Inter, Dzeko e le differenze tra Inzaghi e Conte
Il suo matrimonio con i nerazzurri avrebbe potuto concretizzarsi prima, ma non ci sono rimpianti. “Conte mi voleva già al Chelsea – spiega – Ma non ero sicuro di voler tornare in Inghilterra. Ci ha riprovato appena arrivato all’Inter. Era destino che succedesse adesso, non penso a che cosa poteva essere prima, sono in una squadra molto forte e che gioca bene. Lukaku? Non ho mai pensato a chi c’era prima, se lo avessi fatto non sarei mai venuto”. Sulle differenze tra Conte e Inzaghi: “Rispetto a prima il gioco è diverso, prima si giocava più in contropiede. Con Inzaghi ci divertiamo tutti, in campo e fuori, lui cerca di essere onesto con noi, gestire un gruppo di 25 giocatori non è facile ma ci sta riuscendo. La base di Conte per cambiare la mentalità è stata importante, ma lui la porta avanti con i suoi metodi”.