Da Juventus e Inter passando per Milan, Roma, Lazio, Napoli e non solo: le pagelle della sessione invernale di calciomercato
Si è appena conclusa la sessione di gennaio di calciomercato. A differenza delle passate stagioni, non ci sono stati solo acquisti di secondo piano, ma anche grandi colpi. Il migliore in assoluto lo ha piazzato la Juventus, che ha strappato il capocannoniere della Serie A Vlahovic alla Fiorentina. Calciomercato.it vi propone le pagelle delle venti squadre italiane.
ATALANTA 6.5 – La società della famiglia Percassi ha operato, soprattutto, in uscita con la buona cessione di Gosens all’Inter, giocatore che quest’anno ha giocato pochissimo a causa di problemi fisici, tra le operazioni più importanti. E si è mossa con largo anticipo per rinforzare l’attacco con Jeremie Boga, arrivato dal Sassuolo per dare manforte ai vari Muriel, Zapata e Malinovskyi, insieme a Mihaila, giunto dal Parma. In attesa del rientro, è l’augurio di tutti, di Josip Ilicic.
BOLOGNA 6.5 – Mezzo voto in più ai felsinei per il mercato in uscita. Essere riusciti a trattenere Orsolini nonostante le sirene andaluse e a vendere bene il separato in casa Skov Olsen valgono una nota di merito alla dirigenza rossoblu. In entrata, l’operazione Kasius è stata portata a termine una concorrenza importante, al pari di quella che ha portato Aebisher in Emilia.
CAGLIARI 6 – La telenovela Nandez si è conclusa con un nulla di fatto. E adesso per il Cagliari non sarà facilissimo gestire un calciatore che, dopo il mancato passaggio all’Inter, dovrà digerire anche il no alla Juve della sua società. In realtà, da quanto trapela, Giulini era pronto a cederlo in questa sessione tanto che le parti hanno trattato fino all’ultimo. Ma l’offerta dei bianconeri (prestito oneroso con riscatto) era troppo distante dalle richieste del club sardo. Sul fronte entrate si segnalano invece gli innesti puntuali e funzionali di Baselli e Goldaniga.
EMPOLI 5.5 – La cessione di Samuele Ricci pesa, e non poco, nell’economia di questo mercato di gennaio 2022. Il metronomo della squadra di Andreazzoli si è trasferito al Torino, mentre in Toscana sono arrivati Benassi, Verre e il giovanissimo Kaczmarski.
FIORENTINA 6,5 – La perdita di Vlahovic rischia di incidere in modo molto pesante sulla seconda parte della stagione e la rincorsa ad un posto nelle coppe europee. Ma considerata la volontà del giocatore, il contratto in scadenza nel 2023 e i soldi che incasseranno i viola, l’operazione non va giudicata in modo del tutto negativo. Per rimpiazzarlo, un po’ come l’Inter per Lukaku, sono arrivati due centravanti: Piatek che già conosce la Serie A e Cabral che invece dovrà scoprirla. Sempre nel reparto offensivo, preso anche Ikone: ad Italiano il compito di trovare la soluzione migliore per non rimpiangere i gol di Vlahovic.
GENOA 5,5 – Per il secondo anno di fila il Grifone è tra le squadre che spende di più in Europa: un dato che però non è sempre sintomo di qualità. Gli investimenti sono stati concentrati su tre giocatori in particolare, Yeboah, Amiri e Hefti: tre scommesse, che in Serie A dovranno riuscire ad affermarsi. Buono il prestito di Piccoli, che allo Spezia lo scorso anno si era ben distinto e quest’anno all’Atalanta aveva dimostrato di aver bisogno di giocare di più. Calafiori dentro, Biraschi fuori, la fascia sinistra trova maggior vivacità. Gli addii di Fares e di Caicedo liberano i rossoblù di due pesi. Inaspettato l’addio al fotofinish di Goran Pandev, ceduto al Parma. Il cantiere sembra ancora molto aperto.
INTER 8 – Non doveva fare quasi nulla in questa sessione invernale, invece ha lavorato per il presente ma soprattutto per il futuro facendo già mezza (se non di più) campagna acquisti della prossima estate. Chiamasi programmazione, quella che ti permette di stare davanti a tutti. Gosens è un colpo da novanta in ottica eredità di Perisic, Frattesi e Scamacca sulla lista dei prenotati per giugno. Infine Caicedo, il vice Dzeko che tanto voleva Inzaghi. Qualche perplessità sulla cessione in prestito di Sensi, ma il centrocampista umbro desiderava andare a giocare.
JUVENTUS 10 – Juventus scatenata nel rush finale del mercato: è la ‘Vecchia Signora’ la regina della sessione invernale. A far rumore ovviamente l’arrivo alla corte di Allegri di Dusan Vlahovic, con il serbo strappato alla concorrenza delle big estere dopo un’operazione onerosa che andrà a superare i 90 milioni di euro totali. Al bomber ex Fiorentina si aggiunge un rinforzo di spessore a centrocampo come Zakaria, profilo per caratteristiche che mancava nella mediana del tecnico livornese. Oltre a Vlahovic e al nazionale elvetico la Juve si è assicurata anche il cartellino di Gatti, vincendo il braccio di ferro e derby sul mercato con i cugini del Torino. Il difensore resterà per il resto della stagione al Frosinone prima di sbarcare sotto la Mole la prossima estate. La dirigenza della Continassa, questa volta, si è mossa inoltre con decisione anche in uscita: un prezioso e corposo tesoretto arriverà dalla cessioni al Tottenham degli ex Paratici e Conte di Kulusevski e Bentancur, che hanno deluso dopo il ritorno in panchina di Allegri. Infine, proprio al fotofinish, Cherubini e soci sono riusciti anche a chiudere la cessione di Ramsey, ai Glasgow Rangers, da tempo fuori dal progetto bianconero.
LAZIO 3 – Un acuto sul gong e nulla più. Maurizio Sarri in tempi non sospetti aveva sottolineato l’importanza di “mettersi seduti per programmare due o tre sessioni di mercato, e non mettersi alla finestra per trovare singole occasioni”. La Lazio si è mossa tardi, nell’ultimo giorno ha tentato il tutto per tutto per trovare un attaccante dopo la partenza di Muriqi, finito al Mallorca sino al termine della stagione. Lo ha individuato in Jovane Cabral, 23enne capoverdiano con passaporto portoghese, che arriva con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto dallo Sporting CP. Gli altri prestiti in uscita, come Jony allo Sporting Gijon, Vavro al Copenhagen, Escalante all’Alaves e Adekanye al Crotone, sfoltiscono la rosa, ma suonano come una bocciatura delle passate campagne trasferimenti. Ufficiale anche il tesseramento di Dimitrije Kamenovic, 21enne serbo terzino sinistro, arrivato lo scorso anno dal Cukaricki, che nel ritiro di Auronzo non aveva convinto Sarri.
MILAN 5 – Alla fine il tanto annunciato difensore centrale non è arrivato. Stefano Pioli e tutto il popolo rossonero hanno atteso il sostituto di Simon Kjaer invano. Il titolare da affiancare a Tomori è stato individuato in Botman. Obiettivo non andato in porto in questi giorni che dovrebbe concretizzarsi in estate. La speranza è che non sia troppo tardi e che Kalulu non faccia rimpiangere troppo il danese. E’ stata proprio la crescita del francese a spingere i rossoneri, giustamente, a non intervenire nell’acquistare solamente un rincalzo. Nessuna risposta a Juventus e Inter, che da questa sessione di calciomercato ne escono certamente più forti. E’ evidente che tutti si aspettavano di più. Il solo Marko Lazetic. Il Milan ha salutato anche Andrea Conti e Plizzari, no Castillejo, che ancora una volta ha puntato i piedi, preferendo rimanere a riscaldare la tribuna di San Siro. Il calciomercato dei rossoneri non può chiaramente essere sufficiente perché Kjaer non è stato sostituito e perché forse qualcosa si poteva fare anche sulla trequarti. Il Milan è una squadra giovane, che cresce e si rafforza nelle difficoltà, che ha alle spalle una società che programma con largo anticipo. Maldini, Massara e Gazidis non hanno cambiato strada, nessuna scorciatoia: se arriverà la Champions, e senza infortuni è un obiettivo alla portata, avranno avuto ancora una volta ragione.
NAPOLI – 6 – Fa il minimo indispensabile, sostituisce il partente Manolas con Tuanzebè, con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, la stessa di Anguissa. Spalletti non ha chiesto rinforzi per l’immediato avendo recuperato anche Ghoulam sulla fascia sinistra. Sull’orizzonte futuro tante nubi per il progetto di De Laurentiis d’abbassare il monte ingaggi ma sono argomenti caldi in chiave estate. In inverno si porta a casa la risicata sufficienza.
ROMA 7 – Due titolari, Sergio Oliveira e Maitland Niles, e quattro uscite: Fazio, Borja Mayoral, Villar e Reynolds. Quello della Roma è stato un mercato funzionale e in linea con le richieste del tecnico Mourinho. È vero, è mancato il colpo finale che avrebbe aumentato di molto la qualità della rosa giallorossa. Ma le resistenze di Diawara, che ha respinto le lusinghe del Venezia, hanno impedito ai giallorossi di ingaggiare un altro mediano. L’appuntamento è quindi rimandato a giugno: per la prossima estate, Tiago Pinto è infatti pronto a fare investimenti importanti in mezzo al campo e in difesa.
SALERNITANA 7 – Il primo colpo della nuova proprietà è stato senza dubbio l’ingaggio di Walter Sabatini, che si è confermato come uno dei dirigenti più capaci del panorama italiano. L’ex Inter e Roma ha provato a costruire un mix equilibrato tra gioventù (Bohinen, Dragusin, Ederson, Mikael) ed esperienza (Fazio, Mousset, Radovanovic, Sepe, Verdi), nella speranza di risollevare le sorti di una squadra alla disperata ricerca di punti per abbandonare l’ultimo posto in classifica.
SAMPDORIA 6,5 – Non era facile fare mercato senza una proprietà, ma Osti è riuscito in un sol colpo a liberarsi di Torregrossa, Verre e Adrien Silva: tre giocatori che col Doria non sembravano avere molto da condividere. Via anche l’esubero Depaoli, per prendere Magnani, che sostituisce di fatto Chabot, andato al Colonia. Un mercato fatto completamente a zero euro e che porta dall’Inter Stefano Sensi, col benestare di Mancini, e Sabiri dall’Ascoli. C’è spazio anche per Rincon e infine per Andrea Conti, che tra l’altro a fine stagione si libererà dal Milan e potrebbe restare a Genova. Per uno che esce, uno che entra, con un netto miglioramento, grazie anche al prestito biennale di Supryaga in attacco. Il ritorno di Giampaolo ha, infine, ridato vitalità all’ambiente.
SASSUOLO 6.5 – La società neroverde, sempre guidata con grande sagacia dall’amministratore delegato Giovanni Carnevali, ha operato, soprattutto, per il futuro. Arriva Ciervo dalla Roma, preso Moro dal Padova, ma resterà a Catania fino a fine stagione, tavola apparecchiata per Lucca a giugno, quando Scamacca e Frattesi potrebbe volare alla volta di Milano, sponda Inter, per un bel pacchetto di milioni. Ceduto, invece, Boga, che era ormai ai margini del progetto, all’Atalanta, oltre a Babacar e Goldaniga.
SPEZIA 6 – Con il blocco del mercato fino a gennaio 2024, Pecini si è concentrato sul non depauperare una rosa che sta compiendo un secondo miracolo e nel confermare i suoi talenti. Verde resta fino al 2025, Provedel ancora un anno. Nessuna cessione, nonostante le sirene della MLS per Agudelo e il possibile ritorno in Spagna di Manaj. Un plauso anche per Thiago Motta, che doveva essere esonerato alla ripresa del campionato e invece adesso ha un punto in più di Italiano.
TORINO 6.5 – La squadra di Juric sta facendo benissimo, quindi perché intervenire rischiando di rompere il giocattolo? Giusto qualche ritocco in prospettiva in entrata come Ricci e Pellegri oltre allo sfortunatissimo Fares, mentre in uscita hanno salutato giocatori che non facevano parte del progetto come Baselli e Verdi.
UDINESE 6 – Un mercato in salsa inglese per i friulani che, con la regia di alcuni intermediari importanti, inseriscono in rosa Pablo Mari e Benkovic.
VENEZIA 6.5 – Sufficienza piena per la dirigenza lagunare, in grado di regalare a Paolo Zanetti dei giocatori molto interessanti da inserire in una rosa già ben costruita in estate. Cuisance, Nani, Nsame e Ullman sono rinforzi che testimoniano la voglia della proprietà di mantenere la categoria, abbinando gioventù ed esperienza.
VERONA 6 – Il colpo migliore è Retsos dal Bayer Leverkusen. Rimpiazzerà Magnani, finito alla Sampdoria nell’ambito dello scambio con Depaoli. Curiosità per gli acquisti di Praszelik, polacco arrivato dallo Slask Wroclaw, e del giovane Kemppainen, finlandese prelevato dal Rovaniemen Palloseura.
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