Archiviato il mercato di gennaio la Juventus dovrà tornare a lavorare sulla questione rinnovi di contratto. Occhi sulla questione Dybala mentre arriva un suggerimento
Vlahovic ha catalizzato l’attenzione dei tifosi della Juventus, monopolizzando l’ultima settimana di mercato col trasferimento in bianconero dalla Fiorentina. Il serbo sposta inevitabilmente sia gli equilibri interni alla squadra di Allegri che quelli della lotta Champions in Serie A. A partire da febbraio però la dirigenza juventina dovrà spostare il tiro sull’annosa questione rinnovi, che coinvolge diversi calciatori della rosa.
Da De Sciglio a Bernardeschi fino ad arrivare naturalmente a Paulo Dybala, l’uomo che prima dell’avvento di Vlahovic a Torino aveva fatto maggiormente discutere alla luce di un contratto in scadenza nel giugno di quest’anno ancora tutto da rinnovare. La situazione è infatti finita in stand-by ed esattamente come sottolineato anche da Arrivabene, verrà affrontata nel corso di questo mese proprio come gli altri prolungamenti in sospeso.
Dybala si o Dybala no? La questione diventa sempre più spinosa col passare delle settimane, e i pareri sul futuro dell’argentino si sprecano. A tal proposito a ‘Radio Punto Nuovo’ è intervenuto Gaetano Miccichè, vicepresidente del Palermo, che è chiaramente partito da un ricordo di Maurizio Zamparini: “Oggi ho avuto un bruttissimo risveglio, muore un grande amico con cui ho passato anni indimenticabili non solo nell’ambito calcistico, ma avevo instaurato anche un grandissimo rapporto personale. Zamparini era uno che si batteva per i diritti paritari. Ho vissuto 13 anni a stretto contatto con il presidente, oltre ad essere un rivoluzionario era anche un innovatore. L’avessero lasciato lavorare avrebbe portato solo benefici nel calcio”.
Su Dybala Miccichè ha sottolineato: “Dybala fu molto vicino al vestire l’azzurro del Napoli, lo furono molti giocatori del Palermo. Anche Pastore, ci fu un momento in cui ce lo chiese il Napoli. Poi però la richiesta del PSG fu considerata obiettivamente migliore. Oggi per Dybala sarebbe importante andare in una squadra come il Napoli perché ha bisogno di calore umano, affetto, proprio quello che dà una società meridionale. Potessi parlare con Paulo gli consiglierei di andare al Napoli. Alla Juve non è rispettato, non è veramente amato, lui ha bisogno di tutt’altro ambiente. A Palermo era ‘u picciriddu, amato da tutta la città. Il pubblico lo adorava e faceva la differenza. Cosa che non accade a Torino, dove non è amato e rispettato come dovrebbe e che ritroverebbe se andasse al Napoli”.
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