La Juventus è stata la grande protagonista del calciomercato di gennaio. Ma oltre a Vlahovic, Zakaria e Gatti, è stata vicinissima ad un altro calciatore
Non solo Dusan Vlahovic. La Juventus ha monopolizzato la sessione invernale del calciomercato con l’acquisto del bomber serbo dalla Fiorentina, per una cifra totale di 80 milioni di euro.
Massimiliano Allegri, allenatore dei bianconeri, ha poi avuto in dote anche il centrocampista che cercava, Denis Zakaria dal Borussia Moenchengladbach, mentre l’operazione Federico Gatti col Frosinone guarda al futuro. In uscita, hanno salutato il gruppo Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur, entrambi approdati al Tottenham di Antonio Conte e Fabio Paratici, e Aaron Ramsey, in prestito fino alla fine della stagione in corso ai Rangers Glasgow. Dunque, una mini rivoluzione, in attesa di capire cosa succederà nell’estate prossima, sia per quanto riguarda la dirigenza che i calciatori attualmente in rosa.
L’indiziato numero alla partenza è Matthijs de Ligt. Arrivato nel 2019 per 75 milioni di euro dall’Ajax, il roccioso difensore olandese ha molto mercato, vista la penuria di difensori centrali di alto livello in tutta Europa. E le parole del suo agente, Mino Raiola, hanno certamente fatto esplodere la bolla e dato il la ad una ridda di voci senza fine per quanto riguarda il futuro del 22enne di Leiderdorp.
Retroscena di gennaio: “La Juventus lo aveva in pugno”
In questa sessione, come vi abbiamo ampiamente raccontato, c’era un altro giocatore che poteva arrivare alla corte di Allegri alla Juventus. Stiamo parlando di Nahitan Nandez, polivalente centrocampista che neanche in questa sessione di mercato è riuscito a lasciare Cagliari, nonostante le numerose trattative che lo hanno riguardato.
A svelare un significativo retroscena sul mancato arrivo dell’ex Boca Juniors in bianconeri, ci ha pensato il giornalista di ‘Goal’, Romeo Agresti, attraverso il proprio canale Youtube. “A me risulta che la Juve abbia avuto Nandez in mano per diverse ore negli ultimi momenti del calciomercato. È stata fatta una valutazione tecnica e tattica, non credo ci sarebbero stati problemi legati alla formula. Un accordo si sarebbe potuto trovare agevolmente. Credo che ci fosse un po’ di scetticismo in seno allo staff tecnico, non era visto come una pedina imprescindibile su cui puntare. Se la Juve avesse voluto, lo avrebbe chiuso per 1.5/2 milioni per il prestito con diritto di riscatto“.