Christian Eriksen non vede l’ora di tornare in campo in gare ufficiali, ma intanto ha ripreso ad allenarsi: le sue prime parole dal giocatore del Brentford
È il Brentford la squadra da cui Christian Eriksen ha deciso di ripartire. Il danese riprende proprio dalla Premier League il cammino interrotto a giugno durante l’Europeo. Prima la paura, poi l’intervento, l’affetto, le visite, la rescissione con l’Inter e il lieto fine.
Pochi giorni fa il Brentford ha annunciato ufficialmente la firma di Eriksen: “Non è un photoshop, sono davvero qui”, ha esultato il centrocampista dopo che il primo tweet degli inglesi era stato proprio un montaggio. Invece, per fortuna, è tutto vero: “Solo due giorni dopo aver subito l’arresto cardiaco all’Europeo ho capito che sarei tornato a giocare“. A raccontare è lo stesso Eriksen in un’intervista ai canali del club: “Nei giorni successivi all’arresto cardiaco ho capito cosa mi era successo. Poi sono iniziati tutti i test, le mie mille domande ai dottori. E pian piano è arrivata la convinzione di poter tornare a giocare a calcio. Il cuore ha reagito bene, anche se ho dovuto avere pazienza. Mi sono fidato del mio allenatore e del mio medico e ho seguito il piano che hanno stilato per me”.
Tutto è bene quel che finisce bene per Christian Eriksen, che non vede l’ora di tornare a calcare i campi della Premier League dopo aver incantato con il Tottenham. Il Brentford potrà contare anche su di lui per centrare una salvezza che sembra alla portata. Il danese ha tenuto duro, si è allenato con l’Odense e poi con le giovanili dell’Ajax per riprendere la forma: “È stato il periodo più lungo in cui non ho giocato a calcio. Sono stato fortunato a non aver subito infortuni, sette mesi sono tanti ed è stato difficile. Poi finalmente ho toccato un pallone su un campo, ho annusato l’erba, le scarpe da calcio, e tutto è tornato alla normalità”.
Gli obiettivi sono già ben chiari: “Fisicamente sono in un’ottima condizione, il tocco di palla deve tornare veloce come prima, anche la rapidità e i tempi di gioco. Vedremo come reagirà il mio corpo, ma intanto mi sento molto bene. Nei prossimi quattro o cinque mesi voglio dimostrare che sono ancora un calciatore“.
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