Maurizio Pistocchi è intervenuto alla CMIT TV: da Vlahovic alle carenze delle big italiane, passando per i problemi di Roma e Lazio
Il ciclone Vlahovic, i problemi di Roma e Lazio, il sistema calcio in crisi: Maurizio Pistocchi è intervenuto alla CMIT TV parlando a tutto campo.
Il giornalista parte dalla sfida per il ruolo di re dei bomber in Serie A tra Immobile e Vlahovic: “Scelgo Vlahovic perché gioca nella squadra più forte, perché ha compagni bravi: Dybala, Morata e Vlahovic non ce li ha nessuno. Dybala è quello che ha partecipato più attivamente nella creazione di palle gol. Vlahovic mi piace moltissimo, da anni, ne ho parlato già nel 2018 quando non era titolare della Fiorentina”.
ATTACCANTI PER LE BIG – “Le nostre società sono poco brave nello scouting. Se il City si prende Alvarez per 18 milioni… in Sudamerica le big hanno gli scout fissi. Ieri Endrick era a Madrid. Si muovono in anticipo le squadre estere. Noi siamo carenti di idee e di soldi: così non si possono fare grandi operazioni”.
CALCIOMERCATO – “Oggi un calciatore che va in scadenza si fa ricomprare dal club. Se il club non lo ricompra trova qualcuno, se è un giocatore di valore. Il sistema di calciomercato dei procuratori deve essere calmierato dai presidenti. Solo un gentlemen agreement tra presidenti può mettere fine ad un gioco ormai direi quasi osceno. Non è accettabile che ci siano giocatori che richiedono 20-30 milioni di stipendio lordo, che ci siano milioni di commissioni pagate. Credo che si stia andando in una direzione sbagliata. A furia di tirare la corda, i club andranno in insolvenza. Tante società sono già fallite, altre ne falliranno. Il sistema ha bisogno di darsi una calmata”.
SCAMACCA – “Quest’anno è migliorato. E’ di grande prospettiva, deve migliorare in alcune cose, ma se trova un allenatore bravo come è successo Lukaku con Conte può farlo. L’allenatore non deve essere soltanto un gestore”.
CMIT TV | Roma e Lazio, Pistocchi difende Mourinho e Sarri
SARRI E MOURINHO – “Per Sarri e Mourinho parla il curriculum. Mourinho ha vinto tutto e non soltanto in un campionato. Le sue qualità sono indiscutibili. Ha trovato una squadra non competitiva e un ambiente complesso: se ha fiducia può fare bene. Sarri è un ideologo, porta avanti la sua idea ma che si sa adattare. Lo ha fatto al Chelsea e alla Juventus. Si dice che la Lazio non ha nulla del sarrismo, perché si pensa al Napoli. Ma il Napoli è stato qualcosa di straordinario. Le idee degli allenatori non si discutono, hanno dimostrato di essere idee vincenti: non esistono grandi squadre senza grandi allenatori e grandi giocatori. Se si crea questo dualismo si fa disinformazione. Una squadra scarsa non può vincere con un allenatore forte e una squadra molto forte non può vincere con un allenatore scarso. Guardate il City di Guardiola: al primo anno è arrivato sesto, poi ha vinto due volte di seguito la Premier. La Lazio, oggettivamente, è sesta come era sesta lo scorso anno dopo la 24esima giornata. Sarà colpa di Sarri o diciamo che la società non ha lavorato benissimo sul mercato? Ieri ha preso tre gol imbarazzanti”.