Per Carlo Verdone l’assenza della proprietà americana si configura tra i fattori del momento negativo della Roma
Dici Carlo Verdone e inevitabilmente pensi a Roma: la sua storia, la sua gente, la sua grande tradizione cinematografica e, ultima ma non meno importante, alla passione legata al calcio sponda giallorossa.
Il celebre attore e regista romano come risaputo è un super tifoso giallorosso, sempre in prima linea a difendere la sua Roma. Anche in un momento così complicato, dopo un pareggio deludente in casa contro il Genoa e l’eliminazione in Coppa Italia a San Siro contro l’Inter. Verdone, però, più che puntare il dito contro José Mourinho ha tirato in causa i Friedkin, la proprietà statunitense ritenuta poco presente nell’ultimo periodo
Ai microfoni di ‘New Sound Level 90FM’, queste sono state le parole dell’attore: “Io credo che ci sia un po’ un’assenza della società, perché in realtà nessun tifoso ha mai sentito la voce di Friedkin. All’inizio andava anche bene, però dopo un po’ si devono far sentire. Nel calcio e soprattutto nella Roma è importante entrare negli spogliatoi e far sentire la propria voce, non basta quella di Mourinho, serve quella del Presidente e del figlio del Presidente. Stanno tutti e due quasi sempre allo stadio devono andare negli spogliatoi si devono anche arrabbiare certe volte, devono motivare anche loro la squadra perché non basta Mourinho come motivare. La presidenza è un po’ latitante in questo momento, deve farsi sentire coi calciatori”.
Nell’occhio del ciclone nell’ultimo periodo Nicolò Zaniolo, il cui nome continua a dividere tanti tifosi ma non certo Carlo Verdone: “Zaniolo ce la mette tutta, è un ottimo giocatore, molto potente, non può che crescere ed è stato indubbiamente penalizzato da certi arbitraggi, questo è sicuramente vero. Intorno a Zaniolo però bisogna mettere un mosaico che combacia, ha bisogno dei giocatori che vanno d’accordo con lui, con ruoli chiari manca il regista, mancano i giocatori di fascia, mancano un bel po’ di giocatori alla Roma. Abraham è bravo ma prende solo traverse, è un ‘traversaro’”.
Sull’assenza di profili importanti: “Gente come Boniek o Falcao? Andrebbero benissimo servono personaggi importanti con esperienza internazionale che sicuramente farebbe bene lavorando insieme all’allenatore. Comunque il problema di questa squadra secondo me è la mancanza di una fisionomia ben precisa; qualsiasi squadra, anche debole ha una sua fisionomia e una sua definizione. Questa squadra invece sembra che stia insieme con difficoltà, è un mosaico attaccato con lo scotch. Non so se è stato fatto un buon lavoro di acquisti abbiamo preso dei buoni giocatori ma non basta perché la squadra è un mosaico dove troppi pezzi non combaciano. Diciamo sempre: il prossimo anno bisognerà fare un grandissimo lavoro, ma questo significa prendere almeno 5 giocatori. L’esigenza è rivoluzionare tutto, non c’è niente da fare. Dopo i 6 goal presi dai norvegesi ho pensato che non ‘era più nulla da fare. Noi abbiamo perso un terzo delle partite, non è assolutamente accettabile, significa galleggiare a metà classifica con tendenza verso il basso e c’è molta frustrazione per questo. Io mi sono accorto l’altro giorno mentre guardavo la partita contro il Genoa che ad un certo punto non ero più attratto dal gioco e mi ero distratto. E questo è un brutto segno”.
Infine, il commento di Verdone sull’ennesimo ‘scippo’ di mercato della Juventus in casa Fiorentina: “Vedendo il caso Vlahovic ho provato dispiacere per i tifosi della Fiorentina, ogni volta che hanno un giocatore che funziona glielo portano via e spesso va alla Juve. Stessa cosa è successa anche alla Roma, che ha perso giocatori che stanno dominando nel calcio europeo messi nel contesto giusto. Mi viene in mente Salah che nel campionato inglese fa faville perché ha la squadra giusta”.
Antonio Siragusano
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