Roma-Verona è in programma sabato 19 febbraio alle ore 18.00. José Mourinho ha appena parlato in conferenza stampa
Roma-Verona rappresenta un crocevia fondamentale per la squadra di José Mourinho, a caccia di tre punti per tentare la rincorsa a un piazzamento europeo.
I problemi, però, non mancano per il tecnico portoghese che dovrà rinunciare a diversi interpreti essenziali per il suo gioco: da Mkhitaryan a (forse) Zaniolo, l’ex Inter e Real Madrid dovrà fare a meno di molti titolari. Una vera e propria emergenza che, con ogni probabilità, costringerà lo Special One a cambiare modulo e puntare sul 4-3-1-2. Calciomercato.it ha seguito in diretta la conferenza stampa.
Il portoghese inizia enunciando il programma: “L’allenamento è alle cinque, domani la partita alle sei. Dobbiamo aspettare”. L’analisi sulle coppe europee: “In carriera ho fatto più di 150 partite di Champions, sono un privilegiato, non posso piangere perché gioco la Conference League. Grandi partite di Champions in questi giorni non ne ho viste tante. Inter-Liverpool bella partita, PSG-Real non mi è piaciuta”.
Servirebbe intervento dei Friedkin? “Non so se sono un grande comunicatore. Ma sono abbastanza intelligente e rispettoso della proprietà. Quando un allenatore può fare una considerazione sulla sua proprietà, nei miei principi sul calcio, io chi sono per parlare della mia proprietà? Sono i miei superiori, cosa devo commentare? Ho solo rispetto per i Friedkin, personale e professionale. Ho un rapporto con loro dove nel privato possiamo cambiare idee e esperienze. Loro possono parlare con me in maniera aperta”.
È cambiato qualcosa rispetto alla partita di Verona? “Il clima. C’era un freddo e una pioggia incredibile. Non penso che sarà così. Scherzi a parte, non ho pensato a questa cosa. Sono una squadra di grande qualità, è stata dura, anche per loro. E penso che sarà una partita dura per entrambe. Hanno un allenatore bravo e giovane, una squadra che si identifica con le idee del suo allenatore. È stata una scelta intelligente. Hanno anche calciatori di qualità e esperienza: sarà una partita dura, ma spero anche per loro. Noi, sì, abbiamo nove calciatori assenti, ma è incredibile che in una stagione senza risultati straordinari per i tifosi, ci sia questa risposta da parte della gente. Per forza devono sentire questa passione anche i giocatori e fare la partita con questo concetto nella testa e nel cuore. In panchina non avremo neanche tutti i giocatori. Mi dispiace, però, ma devo distruggere metà della Primavera, che domani ha il Milan, perché metà della squadra dovrà stare con noi. Con l’appoggio della gente, possiamo fare la partita e conquistare dei punti”.
Valutazioni sulla squadra? “La valutazione si fa ogni giorno, anche allenando”. Su Veretout: “Non sono anche tanti i giocatori che hanno una stagione uniforme a un livello molto alto. Sono pochi. Per essere onesto, se devo scegliere un giocatore dei nostri con una stagione a livello alto è Mkhitaryan. È uno che risolve problemi, può giocare in diverse posizioni, mantiene un livello più alto di performance. Jordan ha iniziato molto bene, poi è stato bene, poi meno bene. Ora sta tornando a un livello accettabile. È stato l’esempio di come sia difficile per un calciatore mantenere un livello alto”.
Cosa può fare di più Abraham e la Roma per lui? “Sta facendo bene, ma può fare meglio. La squadra ha bisogno che lui faccia meglio e lui ha bisogno che la squadra faccia meglio. Per un calciatore straniero che è nato, cresciuto in un calcio completamente diverso uscire dall’Inghilterra… Per me sta facendo bene. Ha potenziale per fare meglio, però bene”.
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