In un modo o nell’altro Mauro Icardi fa sempre discutere. L’attaccante argentino è poco più di un comprimario al Paris Saint Germain e il suo futuro resta avvolto nel mistero
Un paio di stagioni fa Mauro Icardi lasciò l’Inter approdando a Parigi come colpo offensivo della campagna acquisti del Paris Saint Germain. Sulle spalle il peso dell’attacco di una squadra che puntava a vincere la Champions League ma che per ora non è arrivata al suo grande obiettivo. Col passare degli anni però il suo ruolo all’interno degli equilibri parigini si è andato via via assottigliando sempre più, divenendo oggi sostanzialmente un comprimario di lusso alle spalle di un tridente delle meraviglie composto da Messi, Neymar e Mbappe.
Grazie agli infortuni a rotazione dei tre fenomeni, soprattutto in Ligue 1 è riuscito comunque a ritagliarsi dello spazio, ma il suo rendimento non ha finora convinto. Appena 5 gol in 25 presenze con una rete ogni 252 minuti. Cifre ben lontane da quelle con cui Icardi lasciò l’Inter e la Serie A da centravanti di spessore. Ora è poco più di un’ombra nelle scelte di Pochettino che in 7 partite di Champions gli ha concesso appena 47 minuti totali, che già fanno ben capire come non sia al centro del progetto.
Calciomercato, pretese troppo alte di Icardi: il futuro resta un rebus
La situazione parigina di Icardi si fa sempre più scomoda, con le voci anche fuori dal campo che viaggiano sempre in coppia. L’attaccante argentino classe 1993, che proprio oggi compie 29 anni, ha un contratto in scadenza a giugno 2024 e percepisce uno stipendio da 10 milioni di euro più bonus, che lo rende anche un calciatore molto difficile da piazzare.
Proprio le alte richieste di ingaggio ne limitano gli orizzonti, ed anche un eventuale ritorno in Serie A, campionato dove lo stesso Icardi si è espresso al meglio in carriera, facendo vedere la miglior versione di se stesso. Le voci sulla Juventus si affievoliscono sia per lo stipendio che per l’ingaggio di gennaio di Vlahovic, mentre alla finestra ed in sordina non va mai accantonata del tutto l’ipotesi Milan come scommessa qualora Ibrahimovic non dovesse rinnovare, senza dimenticare Napoli e Roma. Tutte ipotesi come alternative ai titolari però legate sempre ad un ingaggio inferiore rispetto a quello attualmente percepito.