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Barcellona, Laporta rifiuta sponsor da 70 milioni | “Settore ritenuto poco etico”

Ha fatto discutere il rifiuto da parte del presidente del Barcellona Joan Laporta dinnanzi ad un’offerta da 70 milioni

Non naviga certamente nell’oro di questi tempi il Barcellona, ormai distante dalla grande potenza economica dello scorso decennio. Eppure, di fronte ad uno sponsor disposto ad investire nel club 70 milioni di euro, l’attuale presidente Joan Laporta ha avuto il coraggio di rifiutare.

Barcellona, Laporta rifiuta sponsor da 70 milioni | "Settore ritenuto poco etico"
Laporta © LaPresse

Va aggiunto che lo stesso Barcellona da qualche settimana sta negoziando un maxi accordo con Spotify, il quale con ogni probabilità porterà nelle casse del club blaugrana una cifra finale che oscilla tra i 70 e i 75 milioni. Un’intesa che obbligherà i catalani non solo ad esibire il logo della nota azienda svedese come main sponsor sulle maglie della formazione maschile, su quella femminile e sulla maglia di allenamento, ma anche a dover rinominare il proprio stadio in ‘Spotify Camp Nou’. Insomma, un’offerta economicamente inferiore rispetto ai 70 milioni recapitati da un’altra impresa che avrebbe solamente inserito il proprio logo sulle maglie della squadra maschile.

Barcellona, rifiutati 70 milioni di sponsor da da società di criptovalute

Barcellona, Laporta rifiuta sponsor da 70 milioni | "Settore ritenuto poco etico"
Laporta Xavi © LaPresse

Come riportato da ‘Marca’, ad offrire questa somma era stata un’azienda legata alle criptovalute. Un settore che la giunta del club ha però definito: “Speculativo, di rischio, molto variabile e poco etico”. Per queste ragioni Laporta la scorsa estate ha chiuso drasticamente ad un’offerta da 70 milioni di euro per la parte fissa, più un 20% legato ai risultati ottenuti dalla formazione maschile.

Una proposta che inizialmente era stata accolta positivamente da vari livelli all’interno del club, ma che non ha convinto né la parte commerciale né la giunta direttiva del Barcellona. Non è la prima volta che la società blaugrana, nella ricerca di un main sponsor per le proprie maglie, dia priorità non solo alla naturale convenienza economica, ma anche ai valori storici del club, in riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che in una delle ultime Assemblee dei Soci è stata inserita nel proprio statuto.

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