Ultras a contatto dopo Cagliari-Napoli, gara della 26a giornata di Serie A terminata 1 a 1 in Sardegna
Momenti di tensione dopo Cagliari-Napoli, gara della 26 giornata di Serie A pareggiata ieri in terra sarda. Al triplice fischio, uscendo dallo stadio, gli ultras di entrambe le squadre sono venuti a contatto tra bombe carta e fumogeni, come testimoniano anche alcune immagini circolate stanotte.
Il gruppo ultrà sardo degli Sconvolts, riporta ‘SportMediaset’, avrebbe cercato il contatto con i napoletani nei pressi dello stadio, con attimi di grandi tensioni smorzati dalla carica delle forze dell’ordine. In precedenza, nel pomeriggio, aveva suscitato polemiche – anche politiche – la scelta di scortare a piedi i circa 200 tifosi campani giunti in terra sarda.
I sostenitori azzurri, recandosi allo stadio, avrebbero infatti surriscaldato gli animi con alcuni cori offensivi verso i tifosi avversari. L’apice della tensione si è dunque raggiunto al termine di una partita molto nervosa anche in campo, dove non sono mancati i colpi proibiti, uno dei quali ha costretto il terzino Di Lorenzo alla prima sostituzione stagionale dopo un brutta botta ricevuta alla testa.
Cagliari-Napoli, scontri ultras e polemiche politiche
Al centro delle polemiche è finito anche il sindaco di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, criticato dal suo stesso partito. Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Porcu, si è espresso chiaramente: “La scelta di consentire ai tifosi napoletani di poter sfilare liberamente per le strade della città di Cagliari – si legge su ‘SportMediaset’ – appare quantomeno inopportuna, anche alla luce degli episodi del passato”.