Del Piero parla della Juventus in vista della sfida contro il Villarreal in Champions League. Da Vlahovic a Dybala, le sue dichiarazioni
Alessandro Del Piero è più che un’istituzione in casa Juventus, è un simbolo che diventa storia. E quando uno come lui prende la parola c’è da fidarsi, soprattutto se il tema è la Vecchia Signora. Ancor di più se si parla di attaccanti.
Lo storico numero dieci, in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha parlato della serata che potrebbe vivere il nuovo acquisto Dusan Vlahovic, alla prima in bianconero in Champions League: “Gli auguro di fare un gol alla Del Piero, a giro sotto il sette, come quella volta a Dortmund. Ma anche una rete fatta in altro modo va bene lo stesso, dai”. I discorsi scivolano poi sul calciomercato di gennaio: “Pensare che tutti i problemi fossero risolti dopo il mercato era assolutamente fuori luogo”. L’ex capitano bianconero parla dell’importanza dell’arrivo del bomber in bianconero: “Vlahovic dà una verticalità che prima non c’era e combinazioni offensive di altissimo livello”. E su Paulo Dybala aggiunge: “Mi dispiace si sia fermato, avrei insistito col tridente”.
Del Piero da Vlahovic a Dybala: come dovrebbe giocare
Del Piero si sofferma ancora sull’argentino, con cui i parallelismi si sono sprecati negli anni scorsi: “Dybala è un attaccante, prima di tutto. E come tale deve trovarsi il più spesso possibile in condizione di tirare, di provare a saltare l’uomo ed essere al centro del gioco. Da seconda punta, da attaccante del tridente, l’importante è che veda la porta. Mi auguro che Dybala stia bene e possa trovare continuità sul campo – cosa che gli manca molto – e poi che possa dare ancora tanto a questa maglia”.