Xavi a Napoli vuole schierare il miglior undici possibile: sono tre i dubbi nella probabile formazione del Barcellona
Il Barcellona che si presenta al Maradona è un lontano parente rispetto a quello del giorno dei sorteggi di Europa League. I catalani hanno ritrovato entusiasmo e certezze grazie al mercato e alle ultime prestazioni.
Proprio il secondo tempo col Napoli, insieme alle gare con Atletico e Valencia, ha restituito agli azulgrana l’idea che anche una stagione partita in modo disgraziato possa riservare soddisfazioni.
Vincere l’Europa League lancerebbe un messaggio di rinascita, e quest’ambizioso obiettivo passa per una vittoria a Fuorigrotta, obiettivo mai semplice. Xavi lo sa bene, e sta preparando per l’occasione l’undici più competitivo possibile, lasciando da parte il leggero turnover dell’andata.
Barcellona: per l’undici di Napoli tutto ruota intorno a Gavi
Sono tre i ballottaggi per la squadra che partirà dal primo minuto domani sera. Il primo, riguarda il terzino destro. Mingueza ha fatto bene all’andata, ma ha ancora dei punti deboli vistosi e non assicura la spinta di Dest che, da parte sua, tatticamente non fa impazzire il tecnico catalano. Giocherà uno di loro, con Ter Stegen, Araujo, Piqué e Alba sicuri del posto.
Il centrocampo ci pone due dilemmi, di interpreti e di sistema. Pedri e Busquets saranno intoccabili, mentre De Jong e Gavi si giocheranno una maglia. O forse no. L’alternativa al loro ballottaggio è il giovanissimo di Los Palacios in veste di “falso extremo”, esterno del 4-3-3 che con lui somiglia più a un 4-4-2. Possibilità concreta, ma passiamo all’attacco.
Se l’ultima opzione analizzata fosse quella definitiva, le scelte per la coppia sarebbero già fatte: Aubameyang, reduce dalla tripletta del Mestalla, e Ferran Torres. Se, invece, uno tra De Jong e Gavi restasse fuori, spunterebbe la sfida a destra tra Adama Traoré e Dembelé. Il muscoloso spagnolo sta facendo bene, ma la qualità del francese è innegabile e proprio la gara col Napoli è servita per chiudere, almeno momentaneamente, il suo caso, trasformando i fischi in applausi.