Francesco Repice alla CMIT TV ha difeso il lavoro portato avanti fino a questo momento alla Roma da José Mourinho
Anche se in molti si sarebbero aspettati qualcosa in più da José Mourinho, c’è chi come il noto radiocronista Francesco Repice scarica la responsabilità della stagione opaca della Roma soprattutto ad un livello non all’altezza delle attese della rosa giallorossa.
Dinnanzi a chi nei giorni scorsi ha definito lo ‘Special One’ un ‘bollito’, il giornalista in diretta sulla CMIT TV ha dissentito su tutta la linea: “Quando sento che Mourinho è bollito mi viene un po’ da ridere. Quelli del ‘mio calcio’, ‘il gioco propositivo’, io inorridisco. Anche colleghi di grande esperienza, impazzisco quando dicono che Mourinho sia bollito, ovviamente colleghi che non hanno mai messo uno scarpino ai piedi. La Roma si trova in una situazione di classifica che meritano i suoi calciatori, l’allenatore non c’entra nulla”.
Sui 9 punti in meno che il portoghese si ritrova in classifica rispetto alla Roma di Fonseca dello scorso anno allo stesso punto della stagione, Repice è stato piuttosto duro: “Questa è la cazzata che circola e che non ha senso. Fonseca era lontano dalla Champions più o meno come lo è Mourinho. Mourinho non deve dare niente, deve portare i calciatori e poi li deve gestire”.
Parlando di allenatori, Repice ha poi elogiato due grandi tecnici italiani come Spalletti e Allegri: “Spalletti è uno dei migliori 3-4 allenatori del mondo, non si può paragonare a Fonseca. Chi sceglierei per la Roma tra Spalletti e Allegri? Son tutti e due molto forti. Sono arrivato in Promozione, so bene che a vincere sono i calciatori. Il modo con cui arrivi a vincere le partite non mi interessa, a me interessa vincere. Il problema è che bisogna gestire gli spogliatoi. Allegri, Spalletti, Mourinho, Ancelotti, ne sanno tantissimo di tattica. Loro hanno un’idea e così fanno giocare le sue squadre. Chi parla di Allegri come difensivista, dimentica che nella sua Juve che ha raggiunto due finali di Champions giocavano: Dybala, Mandzukic, Morata, Cuadrado, giocavano tutti”.
Dando uno sguardo all’estero, nessun dubbio sul miglior tecnico straniero per il radiocronista: “Guardiola per me è il più forte di tutti perché al suo presidente ha fatto spendere oltre un miliardo di euro, è il più forte di tutti. Mourinho allo United ha vinto l’Europa League, ora allo United c’è quello (Rangnick, ndr) che ha fatto grande l’Hoffenheim”.
Tornando alla Roma, Repice non ha dubbi sulla serietà del nuovo progetto dei Friedkin: “Mourinho farà scoprire le tante, spero tanto che la Roma abbia un grande progetto. Se c’è un grande progetto a giugno arrivano i calciatori, ma ne devono arrivare almeno quattro. Devi prendere Paredes, Ginter, sono questi i calciatori che deve prendere la Roma. Sul mercato mi aspetto quattro giocatori pesantissimi, quattro titolari ma di livello altissimo. Non so perché si facciano i nomi di adesso, forse perché qualche procuratore li fa girare. Ma non sono nomi che possano soddisfare la piazza. I tifosi della Roma stanno dimostrando maturità, la Roma non vince un torneo dal 2008 e siamo nel 2022, sono passati 14 anni. La dottoressa Rosella Sensi ha vinto per ultima, che è stato un grande presidente. I ragazzi che ci sono son forti ma sono ragazzi, bisogna stare attenti”.
Infine, una chiosa sul rinnovo di Dybala: “Ho l’impressione che a quelle cifre che vuole lui, la Juventus non ci pensa. Allegri è molto ammirato dalle capacità tecniche di Dybala, ma lui fa l’allenatore e non l’esteta. Allegri vede quanti minuti ha giocato, quanti infortuni ha avuto, e dice quanto costa? Questo, Dybala ha 28 anni. Se va via a parametro zero secondo me non si strappa i capelli e bisogna rivalutare il discorso del parametro zero. Zaniolo rimane fino al 2024, un grande club lo fa andare in scadenza, pazienza se non fa la plusvalenza”.
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