Il giornalista ucraino, Taras Semenyuk, è intervenuto alla CMIT TV per parlare del conflitto armato tra la Russia e il suo paese
Nelle ultime ore ha scosso tutto il mondo il conflitto armato tra Russia e Ucraina. Il presidente Putin ha deciso di far scattare l’invasione spedendo diverse truppe militari sul territorio e dando vita a numerosi bombardamenti. In giornata sono giunte testimonianze dirette anche dal mondo del calcio, come quella dell’allenatore dello Shakhtar Donetsk Roberto De Zerbi.
Alla nostra CMIT TV è intervenuto – in collegamento da Kiev – il giornalista e collega ucraino Taras Semenyuk per parlare dello scenario surreale: “Si sono adesso a Kiev, la città è totalmente vuota, non ho mai visto una capitale così vuota, tutti i locali sono chiusi. Dalle 22 inizia il coprifuoco, si deve stare a casa, adesso è il tempo dei militari. E’ una giornata veramente difficilissima, non ci si aspettava una situazione così grave, mi sono svegliato alle tre di notte, ho letto i giornali e ho visto il video di Putin. Loro hanno cominciato questo attacco, sono uscito da casa, ho lasciato mio figlio e mia moglie e sono andato a vedere cosa succede“.
Continua: “Ho sentito le prime bombe che sono cadute vicino Kiev, hanno bombardato l’aeroporto internazionale, stanno attaccando tutti i punti strategici militari. Loro hanno anche colpito diverse città, abbiamo ricevuto 40 morti, però i nostri militari hanno saputo di questi attacchi, cioè sono partito tutti i voli militari, in modo tale da salvarli, perché sennò saremmo senza aerei militari. Poi hanno iniziato ad attaccare da Bielorussia e Russia, compatti su Kharkiv, a Sud dove c’è la Crimea“.
Conflitto Russia-Ucraina, Semenyuk alla CMIT TV: “Le uniche possibilità di fuga sono Polonia, Slovacchia e Ungheria”
UCRAINA – “Tu vuoi essere un paese democratico, libero, autentico e in grado di scegliere a modo tuo. L’Ucraina è l’unico paese in tutto il mondo post sovietico dove la democrazia vive, Putin vuole attuare una missione di riportare il paese sotto il controllo russo“.
QUESTIONE INDIPENDENZA – “Non si poteva riconoscere l’indipendenza perché sono accordi che non si potevano fare senza perdere l’autonomia in questi territori. Non ci poteva essere qualcosa di buono per il nostro paese, per la Russia sì che avrebbe avuto sotto controllo. La guerra si sentiva nell’aria. La Russia ha cercato di avere un casus belli, ha deciso di crearlo con le sue mani, loro hanno organizzato diversi tentativi e poi hanno detto che i militari ucraini lanciano il conflitto contro le cosiddette repubbliche indipendenti. Questo è un errore, perché i soldati ucraini non hanno fatto nessun passo“.
POSSIBILITÀ DI USCIRE DALL’UCRAINA PER I PERSONAGGI DELLO SPORT – “Adesso l’unica possibilità di andar via è data dalla Polonia, la Slovacchia e l’Ungheria. Non ci sono voli, se i russi attaccassero Leopoli sarebbe una cosa molto triste”.