Antonio Conte è già ai ferri corti con il Tottenham, l’addio estivo può aprire a scenari suggestivi come il ritorno in Serie A
Vincere. Questo è l’unico pensiero nella testa di Antonio Conte, tutto il resto discende da questa ferrea volontà e da questo insaziabile desiderio. Una vita passata ad inseguire la dea vittoria, che non a caso è anche il nome della sua unica figlia. Una devozione totale quella di Conte nei confronti della vittoria, che lo porta ad essere un personaggio difficile da maneggiare e un allenatore complicato per le società con cui ha a che fare.
In ogni società in cui ha lavorato, infatti, ha rotto in maniera forte e esplosiva, frammentando anche i grandi successi che ha ottenuto e intaccandone il ricordo. Ma ad Antonio non interessa tutto questo, perché le vittorie non si cancellano e lui ne ha collezionate tante. In estate ha lasciato l’Inter da campione d’Italia, facendo saltare il banco perché le ambizioni del club meneghino non potevano essere allineate con le sue e ora, a poco tempo dall’inizio del suo incarico, potrebbe fare lo stesso con il Tottenham.
Conte e il Tottenham ai ferri corti | Anche il Milan nel suo futuro
Il club londinese non riesce a fare il salto di qualità più importante, cioè passare dall’essere una delle migliori squadre della Premier League all’essere la migliore squadra della Premier League. Per farlo, a novembre gli ‘Spurs’ hanno affidato la panchina al tecnico che più di ogni altro ha dimostrato di poter creare un gruppo vincente: Antonio Conte. Arrivato a Londra, dall’amico Fabio Paratici, il tecnico salentino sta trovando molte più difficoltà di quanto forse si aspettasse lui stesso. Dopo la sconfitta con il Burnley, la quarta nelle ultime cinque partite, inframezzate solamente dalla grande vittoria contro il Manchester City di Guardiola è arrivato lo sfogo di Conte al termine del match: “Sono arrivato per migliorare le cose, ma al momento forse non sono bravo abbastanza. Ho bisogno di parlare con la società, il Tottenham deve fare una valutazione anche su di me. Dobbiamo trovare la soluzione migliore, mi spiace ma non posso accettare di continuare a perdere”. E già, chi ha l’ossessione per la vittoria ha la fobia della sconfitta.
Le parole dell’ex allenatore di Inter e Juventus lasciano intravedere anche un disallineamento con i londinesi, che potrebbe anche portare ad un divorzio anticipato al termine della stagione. In Inghilterra, voci di questo tipo rimbalzano all’impazzata su tutti i tabloid e l’aria di tempesta soffia sugli ‘Spurs’. Anche riguardo al futuro di Antonio Conte le voci che si inseguono sono molteplici e, talvolta, suggestive. Si parte dall’intreccio con il Manchester United, con Rangnick chiamato a scegliere un nuovo allenatore a partire dalla prossima stagione: la sfida per la panchina dei ‘Red Devils’ potrebbe essere una corsa a due tra Conte e Pochettino. Anche il tecnico argentino è ai ferri corti con la propria società e a fine stagione il divorzio con il PSG sembra essere inevitabile. Ed è proprio quella parigina ad essere la seconda panchina associata a Conte.
L’ipotesi più suggestiva che sta circolando in queste ore, però, riguarda un possibile ritorno in Serie A del salentino. Conte ha dimostrato di poter dominare il campionato italiano, vincendo con la Juventus prima e con l’Inter poi. Entrambe le volte, inoltre, è riuscito a trasformare in vincente un gruppo che non aveva ancora vinto: un tocco da re Mida, che potrebbe interessare al Milan. Se non dovessero vincere il campionato con Stefano Pioli, i rossoneri potrebbero tentare di alzare l’asticella e l’uomo giusto potrebbe essere il cacciatore di vittorie: Antonio Conte da Lecce.