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Un mese a Italia-Macedonia: da Caprari a Bonucci, come dovrebbe essere la formazione e come sarà

Il 24 marzo Italia-Macedonia del Nord per i Mondiali: ecco la formazione ‘obbligata’ dal rendimento e le reali scelte di Roberto Mancini

Un mese al giorno X, quel 24 marzo che per l’Italia rappresenta il dentro o fuori per il Mondiale. Si spera il primo di due. Davanti – nel match al ‘Renzo Barbera’ di Palermo – ci sarà la Macedonia del Nord, avversario da prendere con le pinze, squadra poco esperta, nella ‘serie C’ della Nations league, ma in rapida crescita. Ha partecipato per la prima volta agli Europei, è arrivata a giocarsela alle qualificazioni con Islanda, Romania e Germania, addirittura battuta a domicilio un anno fa.

Roberto Mancini © LaPresse

Mancini studia le mosse, scruta i giocatori e i loro momenti, lo stato di forma fisico e mentale Un fantasma che fa paura, quello del secondo Mondiale consecutivo da casa, sarebbe una disfatta clamorosa, storica, a prescindere dall’Europeo. Dal ct ai giocatori, in ogni intervista, ultimo anche Donnarumma una settimana fa, ostentano fiducia e, in barba alla scaramanzia, si uniscono nel grido: “Siamo sicuri di andare in Qatar”. Beati loro, verrebbe da dire. Con quali giocatori? C’è però da chiedere. Perché il campionato in corso, intanto, ci ha portato via un altro protagonista assoluto come Federico Chiesa, che farà compagnia a Leonardo Spinazzola, i due principali artefici della cavalcata verso Wembley assenti nello spareggio. Sperando che la compagnia non aumenti. A gennaio Mancini ha organizzato uno stage, utile più che altro a rivedersi e magari lavorare sulla testa, riprendere contatto. E per far respirare l’azzurro anche a qualche giovincello, oltre che ai nuovi come Luiz Felipe, Joao Pedro e il sempre discusso Mario Balotelli.

Italia-Macedonia del Nord, la formazione secondo rendimento: Caprari titolarissimo, out Bonucci

Gianluca Caprari © LaPresse

Ma cosa succederebbe se il ct della Nazionale, per scegliere la formazione da schierare contro la Macedonia e poi, si spera, contro Portogallo o Turchia, dovesse affidarsi esclusivamente al rendimento di questa stagione? Le sorprese sarebbero in realtà relative, a guardare i numeri e i rendimenti. E appoggiandoci al noto portale di statistiche ‘WhoScored’ e i relativi ‘ratings’, ovvero la ‘media voto’ generale che comprende tutti gli aspetti, difensivi e offensivi (gol, assist, palloni recuperati, duelli vinti, contrasti e molto altro), la formazione sarebbe presto fatta. Donnarumma (7.04) in porta, difesa composta da Di Lorenzo (6.99), Bastoni (6.96), Chiellini (6.87) ed Emerson Palmieri (6.86). A centrocampo Pellegrini (7.35) scalzerebbe Barella (7.06) accanto a Jorginho (7.07) e Verratti (7.36). In attacco la new entry sarebbe Gianluca Caprari del Verona (7.32), poi Immobile (7.31) e Domenico Berardi (7.41), che è l’italiano con il ‘rating’ più alto in assoluto.

E in panchina? Spazio a Vicario (6.82), Luperto (6.79), Calabria (6.79), Criscito (6.79), Toloi (6.78), Faraoni (6.78), Barella (7.06), Tonali (6.91), Cristante (6.87), Balotelli (7.18), Candreva (7.11), Insigne (7.08) e Zaccagni (7.04). Della formazione titolare vittoriosa all’Europeo in finale con l’Inghilterra rimarrebbero completamente fuori solo Bonucci e Chiesa, oltre a Insigne e Barella che però sarebbero comunque in panchina. La novità più grande sarebbe senza dubbio Gianluca Caprari, che però non è neanche rientrato nei convocati di Mancini per lo stage di gennaio, per cui sarà difficile vederlo a marzo. A parte il 10 del Verona, 9 gol e 7 assist, per il resto appare comunque una formazione molto verosimile.

Formazione titolare per rendimento per Italia-Macedonia del Nord: Donnarumma (7.04); Di Lorenzo (6.99), Bastoni (6.96), Chiellini (6.87), Emerson (6.86); Pellegrini (7.35), Jorginho (7.07), Verratti (7.36); Caprari (7.32), Immobile (7.31), Berardi (7.41), il ‘rating) migliore di un italiano in questa stagione.

In panchina: Balotelli (7.18), Candreva (7.11), Insigne (7.08), Barella (7.06), Zaccagni (7.04), Tonali (6.91), Raspadori (6.88), Cristante (6.87), Vicario (6.82), Luperto (6.79), Calabria (6.79), Criscito (6.79), Toloi (6.78), Faraoni (6.78).

Italia-Macedonia del Nord: le scelte reali di Mancini, possibili convocati e probabili formazioni

Ciro Immobile © LaPresse

Cragno e Meret andranno coprire le spalle a Gigio Donnaruma, dubbi al centro della difesa soprattutto per le condizioni di Chiellini, nella speranza di riaverlo a disposizione, magari insieme a Bonucci nonostante una stagione opaca. C’è bisogno della loro esperienza in momenti come questi, magari in un formato Euro 2020. Mancini e Toloi tra le alternative più concrete in difesa, con Rugani che ha cercato di scalare gerarchie prima dello stop. Ma anche Ferrari del Sassuolo spera in una chiamata, così come Luiz Felipe. Cambiando ‘piede’, invece, saranno da valutare anche le condizioni di Acerbi, che sta rientrando in questi giorni ma è stato fermo a lungo. Sugli esterni Di Lorenzo è il giocatore sicuramente più in forma con Calabria, Florenzi e De Sciglio a giocarsi il posto da vice. Dall’altra parte Emerson Palmieri con Biraghi pronto a insidiarlo.

A centrocampo i giochi sono fatti con Barella al posto di Pellegrini rispetto alla formazione ‘numerica’. La sorpresa può essere Sandro Tonali, che nelle ultime apparizioni ha mostrato una marcia in più rispetto a tutti i compagni, sta giocando una stagione clamorosa ed è da considerare come un titolare aggiunto. Cristante ci sarà, Mancini si fida di lui e farà parte della spedizione così come Manuel Locatelli, anche lui cresciuto molto alla Juventus. In avanti Insigne è un’incognita, ma il posto da titolare dovrebbe essere suo, con Berardi dall’altra parte. Dalle retrovie spinge parecchio Zaccagni, è in forma pazzesca e, di questo passo, sarà complicato tenerlo fuori. La punta titolare non potrà che essere Ciro Immobile, 19 gol in 21 partite di campionato. Indiscutibili i numeri così come il suo rendimento e apporto alla squadra, anche lontano dalla porta. Belotti rischia seriamente di restare a bocca asciutta, anche perché Scamacca e Raspadori stanno dimostrando di essere pronti per giocarsi una chance importante.

Joao Pedro © LaPresse

Poi c’è Zaniolo: a lui va trovata una collocazione, alla Roma sta giocando seconda punta, ha fatto l’esterno offensivo iniziando però da mezzala, ruolo in cui Mancini lo vede maggiormente. Ma un giocatore del genere deve diventare importante per la Nazionale a prescindere dalla posizione in campo. Lui, così come Pellegrini infortunato prima di Euro 2020, non ha intenzione di perdersi anche il Mondiale. Non partirà da titolare, ma sarà un’arma potenzialmente letale a gara in corso come esterno a destra nel 4-3-3. E poi i jolly che portano i nomi di Joao Pedro e Balotelli, convocati per lo stage di gennaio, supportati anche da un’ottima stagione. Al momento è però difficile decifrare le loro reali possibilità di convocazione. Per Mancini è tempo di scelte, a un mese esatto dal giorno X.

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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