Arturo Lupoli non ha dubbi su quella che sarà l’accoglienza di Firenze per Dusan Vlahovic
Poche ore alla sfida tra Fiorentina e Juventus nel primo incrocio tra le due formazioni nella semifinale di Coppa Italia. Occhi puntati chiaramente sul grande ex Dusan Vlahovic, ceduto appena pochi mesi fa dai viola ai rivali storici bianconeri per la rabbia dei propri tifosi.
Per analizzare i temi del big match di stasera, ai microfoni della CMIT TV è intervenuto in diretta l’ex attaccante della Fiorentina Arturo Lupoli, divenuto celebre per aver giocato ad inizio millennio con una delle squadre più forti di sempre come l’Arsenal: “I ricordi sono tanti, sicuramente è stata una squadra irripetibile. Vincere la Premier League da imbattuti, io sono arrivato l’anno dopo. Poi c’è stato l’apice quando abbiamo raggiuntola finale di Champions League è stato un privilegio far parte di quello spogliatoio, ricordo un grandissimo affiatamento. Una squadra di grandi campioni ma comunque umili, con un grande manager come Wenger”.
Un’esperienza che, tra le altre cose, gli ha fatto conoscere un calcio distante da quello italiano: “Sicuramente il ritmo è diverso, ma la differenza è che le squadre non si fermano mai. Ci sono meno interruzioni, meno tattica, tutte le squadre vanno a 200 all’ora. C’è più fisicità, più ritmo, è una cultura totalmente diversa dalla nostra. Per quanto possiamo cercare di imitarla, il nostro calcio è diversa. Il nostro calcio ha altri pregi. Quel gioco lì in Italia forse ce l’ha solo l’Atalanta”.
Fiorentina-Juventus, Lupoli su Vlahovic: “Mi aspetto i fischi, scontati in questi casi”
Sulla partita di stasera, Lupoli – che conosce bene la tifoseria viola – non ha dubbi su quella che sarà l’accoglienza della Fiorentina nei confronti di Vlahovic: “Mi aspetto i fischi, un giocatore che va via a gennaio e che non ha voluto prolungare l’offerta che gli ha fatto più volte una squadra come la Fiorentina. In fischi sono quasi scontati in questi casi. Ma forse ignorare un calciatore nei 90 minuti a volte può avere un effetto anche superiore, alcuni calciatori si caricano coi fischi. Il problema è stato amplificato perché è andato alla Juventus, che da sempre è una rivale della Fiorentina. Normale che appena sbaglia una partita cercano il pelo nell’uovo, ma è un giocatore talmente forte che da qua ai prossimi 10 anni sarà tra i primi 3/5 al mondo.
Tornando indietro nel tempo, l’attaccante ha ricordato delle giovanili a Parma nei quali ha conosciuto Giuseppe Rossi: “Giuseppe merita il meglio sempre e comunque. Merita solo di togliersi le ultime soddisfazioni della sua carriera, è un giocatore fenomenale e solo gli infortuni gli hanno impedito una carriera più importante di quella che ha avuto”.
Sullo scudetto, sebbene la fede rossonera, per Lupoli c’è solo una favorita: “Io da milanista spero il Milan, ma alla lunga vedo l’Inter come la squadra più forte e più completa. Davanti ha scelta, c’è Sanchez, ieri sera è rientrato Correa. Adesso arrivano i mesi finali dove si riprenderanno, sarò una bella lotta con il Napoli, ma vedo che l’Inter è più completa”.
Inter però che in avanti non segna da 403 minuti, soprattutto per la crisi realizzativa vissuta da Lautaro Martinez: “Lautaro è un attaccante fortissimo, lo ha dimostrato tante volte. Adesso le cose non stanno andando per il verso giusto, davanti un po’ tutti stanno facendo fatica. E’ un momento di flessione, la squadra non sta giocando il miglior calcio della stagione, due mesi fa aveva una padronanza impressionante. Ora ha perso qualcosa, forse perdere con il Liverpool dopo una partita di alto livello li ha un po’ segnati. Ma appena ripartono a segnare le cose si aggiustano.
Chiudendo con gli attaccanti, Lupoli ha parlato dei due nuovi arrivati a Firenze: “Cabral l’ho conosciuto in queste settimane, è una punta centrale che ha bisogno di stare nell’area, ha bisogno di cross. Piatek lo conosciamo, non è un giocatore spettacolare, ma molto efficace Ha già dimostrato di poter segnare tanti gol nel nostro campionato, entrambi hanno capacità e numeri per far bene”.