L’Inter è in calo e gol e risultati non arrivano: anche Inzaghi sotto la lente di ingrandimento con un rinnovo da conquistare
Eccesso di entusiasmo all’inizio o disfattismo esagerato adesso? Dove sta la verità in casa Inter? La squadra di Inzaghi vive il peggior momento della propria stagione, certificato dai numeri in netto calo delle ultime settimane, e più in generale di un inizio 2022 giocato e vissuto col freno a mano tirato sotto diversi punti di vista.
Il rendimento di squadra e di molti singoli è in picchiata, e così come vincere aiuta a vincere, le ultime uscite nerazzurre evidenziano come anche al contrario raccogliere risultati negativi contribuisca ad entrare in una spirale da cui poi si fa fatica ad uscire. Ecco proprio la ‘fatica‘ quella che l’Inter sta evidenziando nel recente periodo sta ponendo qualche punto interrogativo, forse di troppo, su quella che è la bontà del progetto tecnico di Simone Inzaghi, che soltanto meno di due mesi fa entusiasmava nel gioco e fruttava anche il primo trofeo stagionale ai danni della Juventus.
Qualcosa però nell’ingranaggio a tinte nerazzurre si è inceppato e nonostante l’eccellente lavoro svolto fin qui, persino Simone Inzaghi è finito sotto la lente di ingrandimento. Cinque partite senza vittoria, di cui quattro con nessuna rete segnata a sottolineare ulteriormente come qualcosa si sia effettivamente inceppato nei meccanismi di Lautaro e compagni. La sterilità offensiva rappresenta la punta dell’iceberg, ciò che più di tutto è evidente agli occhi di critica e tifosi. Un rallentamento che unito al calo di molti singoli di spicco contribuisce ad inasprire il paragone con la straordinaria prima parte di stagione, nella quale la formazione nerazzurra aveva espresso un calcio bello, travolgente ed anche vincente, facendo scattare immediatamente paragoni in positivo con la precedente gestione di Antonio Conte. Dal derby di campionato perso in rimonta nelle scorse settimane qualcosa sembra essere però cambiato. L’attacco fatica ad andare a dama, il centrocampo è in affanno, la corsa scudetto è totalmente incerta ed in Champions League l’Inter ha più un piede fuori che dentro. Un cambio di rotta da Dr Jekyll a Mr Hide che fa finire sul banco degli imputati anche l’intoccabile Simone Inzaghi, il cui futuro è naturalmente saldissimo sulla poltrona nerazzurra.
L’entusiasmo travolgente di poco più di un mese fa aveva anche portato a programmare un futuro più a lungo termine con la stessa guida tecnica. La scorsa estate Inzaghi è stato scelto come successore di Conte sulla panchina interista, firmando un accordo biennale fino al 2023, ma tale data di scadenza sembrava destinata a progredire nel tempo, spostandosi magari fino all’estate del 2025. Archiviati i prolungamenti dirigenziali proprio il rinnovo di Inzaghi sembrava il prossimo scontato passo da compiere, per suggellare ulteriormente un amore esploso a suon di gioco e vittorie nella prima metà di questa annata. Gli obiettivi stagionali al momento, pur essendo totalmente aperti, ora nascondono qualche incertezza in più ed una vera e proprio ‘crisi‘ da superare, ma al netto di tutto il rinnovo di chi ha saputo imprimere un cambio di rotta evidente non dovrebbe essere in pericolo. Non va però dimenticato che a conti fatti sono i risultati il vero ago della bilancia, e Simone Inzaghi e la sua Inter dovranno dare una risposta forte sul campo, per dare un calcio alla crisi e certificare un matrimonio che era iniziato sotto i migliori auspici.
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