Walter Sabatini, dirigente della Salernitana, ha parlato anche di calciomercato in vista della sfida di stasera contro l’Inter
In vista della sfida di stasera tra Inter e Salernitana, valevole per la 28a giornata di Serie A, Walter Sabatini ha fatto il punto tra campo e mercato: “Inter? Un sogno averla accarezzata. Ho sbagliato la porta d’ingresso, però. Ho accettato una richiesta interna di rimanere fuori dall’organigramma. Non avrei mai dovuto farlo – spiega il dirigente granata a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Non si va all’Inter da fantasma, all’Inter si grattano i gomiti a tavola e si fanno le cose con fermezza. E’ un rammarico profondo”.
Sabatini ha dato anche un consiglio di mercato a Marotta: “La fuga di Scamacca mi spiazzò, rimasi addolorato, ho fatto di tutto perché restasse. Gli avevo promesso di portarlo subito in prima squadra, l’avrei fatto. Frattesi? Lo convocai che era ancora negli Allievi. Gli dissi: “Se non arrivi a fare carriera in Serie A, vengo a cercarti, a picchiarti”. Ricky Massara mi faceva una testa così, per lui e per Antonucci. Frattesi è il prototipo del centrocampista moderno: se io fossi all’Inter, lo prenderei subito. Ma qui a Salerno ne ho uno simile: Ederson. Su Bastoni ho molta responsabilità. Ho fortemente caldeggiato l’operazione”.
Calciomercato Inter e Salernitana, da Diego Costa a Inzaghi: parla Sabarini
Sabatini ha parlato anche dei suoi ricordi di Simone Inzaghi da giocatore: “Un rompic***oni mai visto. Aveva una grande capacità di letture delle cose. Mi venne il sospetto potesse diventare allenatore. Futuro a Salerno? Sì, mi sono impegnato con il club e soprattutto con la città, a cui devo restituire qualcosa”.
Infine, il dirigente dei campani ha parlato della tratattiva fallita con Diego Costa: “Ho intuito il suo scarso entusiasmo. E allora ho lasciato stare. Qui servono giocatori che pensano alla Radovanovic, entusiasti”.