Lunga intervista al ‘Corriere della Sera’ del presidente FIGC Gabriele Gravina: vari temi toccati, tra cui quello della Superlega
Gabriele Gravina interviene sul particolare momento del mondo del calcio. In una intervista al ‘Corriere della Sera’, il presidente della FIGC parla del conflitto in corso tra Russia e Ucraina e della nuova ipotesi di Superlega.
Sul tema, il suo parere rimane categorico. “La nostra posizione non cambia – ha spiegato – E’ la risposta a un problema reale, però è sbagliata. E’ un momento in cui serve unità, non c’è bisogno di ulteriori divisioni”. Sul rapporto con la Lega Serie A, spiega: “Non mi sento aggredito, perlomeno non dalla maggioranza dei presidenti. Delle tensioni ci sono sempre state, fa parte del gioco, ma occorrono più dialogo e meno litigi. Spero che la Lega sia presto in grado di darsi un presidente forte. Licenze nazionali? Non sono stato intempestivo, semmai sono arrivato in ritardo. Il mondo del calcio in Italia rischia di implodere, l’area professionistica deve essere resa meno indebitata”.
Sulla guerra in Ucraina: “Sto vivendo questi giorni molto male, ma il mondo dello sport sta mostrando una compattezza mai vista prima contro la guerra. Siamo disponibili ad aiutare l’Ucraina ospitando i loro profughi e le loro gare. Quando De Zerbi è riuscito a mandarmi un messaggio uscito dall’Ucraina, sono esploso di gioia, è stata dura farlo scappare”.