La Juventus di Massimiliano Allegri con la striminzita vittoria sullo Spezia ha consolidato il quarto posto in classifica accorciando anche sul Napoli terzo. Il tecnico bianconero non convince però tutti
Ancora una vittoria per la Juventus, che ieri pomeriggio ha battuto in casa di misura lo Spezia con un gol di Morata. Prestazione non del tutto esaltante, soprattutto nella ripresa, ma complessivamente la compagine di Allegri ha rischiato poco, consolidando il quarto posto in classifica e guadagnando punto sia sull’Atalanta che sul Napoli che invece la precede.
L’obiettivo attuale dei bianconeri, al netto di una volata scudetto che al momento sembra circoscritta a tre squadre, è quello di strappare il pass per la prossima edizione della Champions League, arrivando inoltre più avanti possibile in quella attuale, dove c’è un ritorno degli ottavi tutto da giocare contro il Villarreal. Va inoltre sempre considerata la Coppa Italia, con la Juve che conserva un vantaggio sulla Fiorentina dopo le semifinali d’andata.
Juventus, Allegri nel mirino: “Non è più quello degli scudetti. Poche idee e confuse”
Alla luce della stagione fin qui dai due volti della Juventus, il giornalista Massimo Franchi a ‘Radio Radio’ si è espresso proprio sull’operato di Massimiliano Allegri in questo suo ritorno a Torino: “Allegri ha sempre parlato con i risultati, è il miglior allenatore italiano. Poi c’è Conte, ma in Europa è un disastro. Se i tifosi ne vogliono uno più bravo, i nomi sono quelli di Klopp o Zidane. La Juve è in grado di prenderli? Non credo”.
Tony Damascelli alla stessa emittente ha quindi evidenziato come lo stesso Allegri non sia più quello di qualche annata fa: “Ci sono allenatori che vincono gli Scudetti, ma non passano alla storia per quello che lasciano. Sarri, per il momento, ha vinto di più, a livello internazionale, di Allegri, se la mettiamo sul piano dei risultati e anche del gioco. Il problema di Allegri è chiaro ed evidente: non è più quello che ha vinto gli Scudetti, ha poche idee e confuse”.
Nonostante le difficoltà però la Juventus non può permettersi passi falsi e deve quantomeno arrivare tra le prime quattro in Serie A.