Roberto Mancini ha parlato dei playoff che a fine mese attendono l’Italia e della guerra in Ucraina
Roberto Mancini si prepara ad affrontare i playoff: a fine mese l’Italia si gioca l’accesso ai Mondiali 2022 prima con la Macedonia e poi, se tutto dovesse andare bene, con la vincitrice della sfida tra Turchia e Portogallo.
A margine della prestazione del progetto vincitrice per la ristrutturazione dello stadio di Firenze, il commissario tecnico è andato già alla sfida di Palermo. “I ragazzi forse non ci pensano ancora, anche se credo che quando sono a casa da soli, ci pensano. E’ una situazione in cui si siamo messi da soli. La prima sarà la partita più difficile: servirà una grande prestazione”.
Mancini continua: “Si giocherà a Palermo, una città dove il pubblico è vicino alla squadra: credo che faremo bene, mi fido dei ragazzi”. Il ct è consapevole che non sarà una passeggiata: “Saranno 10 giorni difficili e duri: non saremmo dovuti arrivare fino a qui, ma capita nello sport di dover faticare: faticheremo”. Sulla squadra non si sbilancia: “Vedremo una settimana prima delle convocazioni, ma credo che la squadra sarà quella con qualche altro calciatore”.
Mancini ha parlato anche della guerra in Ucraina: “E’ una situazione drammatica, solitamente lo sport unisce. Per il popolo ucraino è un momento difficile: facciamo qualcosa sapendo che in Russia la maggior parte delle persone è contro la guerra. Siamo fortunati ad avere nel lavoro uno sfogo: è un momento buio per tutte le persone al mondo”.
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