Aleksander Ceferin, presidente Uefa, ha parlato della Superlega e ha mandato una nuova ‘frecciatina’ alla Juventus di Agnelli
Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, ha analizzato il momento del calcio europeo e le prospettive future. Tra i tanti temi toccati anche la diatriba con la Juventus di Agnelli: “Uefa e Juve sono due istituzioni: avranno sempre rapporti corretti. Sulla persona che lei ha nominato non voglio più dire una parola: è il passato”.
Ceferin ha proseguito la sua analisi parlando delle sanzioni alle big europee dopo il caso Superlega: “Sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la Uefa è un monopolio, i tre club si facciano pure la loro Uefa, giochino le loro competizioni – spiega al ‘Corriere della Sera’ – Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League”.
Uefa, dal caso Superlega a Putin: parla Ceferin
Ceferin, inoltre, ha parlato anche dei rapporti della Uefa con Putin: “In passato corretti, era ben preparato per un meeting. Non credo sia tifoso di calcio, gli piacciono più altri sport. Abbiamo imposto sanzioni sportive e dedicato più di un milione per i bambini e rifugiati ucraini”.
EUROPEI IN ITALIA – “2028 o 2032? Le chance le ha, ma deve investire: da tanti anni non rifate gli stadi. Non avete impianti nuovi e quei pochi rifatti sono piccoli. Mi dicono che pure San Siro sarà rimpicciolito. Va coinvolto il governo, è un’operazione che fa bene al Paese. Il problema da voi è la burocrazia”.
IL MERCATO – “Di togliere la finestra di gennaio ne parlavamo, poi la pandemia ha bloccato tutto. Ora c’è la guerra. Riprenderemo il discorso più avanti”.