Le parole di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, dopo la vittoria di misura in casa col Venezia a sei giorni dal derby attesissimo con la Roma
La Lazio fa il suo dovere, non fallisce e sorpassa in un solo colpo Roma e Atalanta, staccando anche a Fiorentina e centrando il quinto posto. I biancocelesti arriveranno quindi al derby con la Roma di domenica prossima davanti in classifica. Dopo l’1-0 col Venezia firmato Immobile su rigore, Maurizio Sarri ha parlato a ‘Sky Sport’: “Sono partite difficili quando affronti squadre in lotta per la salvezza nell’ultimo terzo di campionato. Spazi chiusi, siamo stati bravi a farli ripartire poco, siamo stati pazienti. La palla doveva circolare più velocemente nel primo tempo, non siamo stati bravi dopo l’1-0 perché potevamo chiudere la partita e non facendolo rischi fino all’ultimo”.
Sarri continua: “Niente gol subiti in sei partite su dieci? Tatticamente ora siamo più ordinati e ci facilita la fase difensiva, la linea è più protetta rispetto a prima e abbiamo preso un po’ di solidità. Ed essendo più solidi queste partite puoi vincerle mentre tre mesi fa sarebbe stata una partita a rischio. Io sono dell’idea che se una squadra si esprime bene le possiblità di vincere aumentano, quindi mi fa piacere il risultato perché ora fare punti è importante. Ma sono contento anche della prestazione perché poteva diventare una partita difficlissima. Mi spiace sia finita solo 1-0 perché c’erano i margini per farla finire con un risultato più ampio”.
Sarri torna anche sull’ammonizione di Zaccagni per simulazione: “Ho rivisto le immagini dieci minuti fa e il contatto c’è. Io sono dell’idea che non tutti i contatti sono rigore, ma la simulazione mi è sembrata troppo. Era un contatto ginocchio contro coscia, non ti dico che era rigore ma simulazione no. C’è un contatto, secondo me non è rigore ma simulazione è troppo”. Pensiero anche al derby: “La Roma è una squada forte, fin dall’inizio, si è rinforzata a gennaio, è un avversario di altissimo livello. Ma in queste partite conta relativamente, il derby è una partita a parte”. Sul vantaggio di non avere più le coppe: “Noi non siamo stati capaci di giocare tre partite a settimana e lo dimostrano i numeri, non è una mia idea. Abbiamo una media di 2,1 punti a partita senza Europa League e di 0,60 con l’Europa League”.
“Avendo fatto otto partite di Europa League la matematica dice che ci abbiamo lasciato una decina di punti. Quindi è un limite nostro, certo giocare giovedì non è come giocare martedì o mercoledì. È difficile, infatti chi ha giocato giovedì non ha vinto e non è un caso – continua Sarri -. Neanche 72 ore di distanza è un’esagerazione ma questo è un calcio moderno e si va avanti”. Infine sulla Champions: “In questo momento non ci deve interessare, è un obiettivo troppo lontano per essere credibile. Diamoci un obiettivo partita per partita, diamocene di tangibili in cui i gicoatori credono in maniera forte. Lasciamo perder questo discorso per ora, ma se qualcuno sviene vediamo”. La Juventus, distante sette punti, è ‘avvisata’.
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