Alla fine della stagione in corso, le strade di Mihajlovic e del Bologna potrebbero diversi. Attenzione alla pista De Rossi
Il Supercorso è tratto, come il celebre dado di Giulio Cesare. E l’accostamento non sembri irriverente, visto che parliamo di un condottiero in campo fino a che ha giocato, Daniele De Rossi.
Che il suo destino da allenatore lo aveva individuato già verso fine carriera. Lo avrà in qualche modo e parzialmente ispirato anche il percorso paterno: Alberto De Rossi ormai da oltre vent’anni è un po’ il Ferguson del vivaio della Roma a Trigoria e i talenti che la Primavera sta mettendo a disposizione di Mourinho in questa stagione (nel solco della grande tradizione giallorossa) sono anche frutto del lavoro di De Rossi senior e del suo staff. Ma torniamo a Daniele e al suo percorso da allenatore che deve ancora cominciare, nonostante voci si rincorrano da quasi un anno.
Un anno durante il quale però è finito il corso di Coverciano più spacchettato della storia (per l’emergenza pandemica). E l’ex capitano della Roma in campo ha sempre voluto mettersi a posto sul piano formale senza andare a caccia di improbabili deroghe. Diverso è stato il discorso della scorsa estate, quando il commissario tecnico Mancini lo ha voluto nel suo staff ed ha contribuito facendo esperienza e lavorando sul campo, al trionfo azzurro negli Europei di calcio. Ma per il resto, per intenderci, le voci che si sono rincorse (molte sulla Fiorentina, le più recenti sulla Salernitana quando a gennaio è arrivato Walter Sabatini come nuovo direttore) non si sono mai concretizzate.
Calciomercato Bologna, De Rossi per il post Mihajlovic
In questi mesi, De Rossi è tornato a lavorare in Federazione nelle giovanili, un passaggio utile ai fini pratici, come tirocinio. Ma ormai la voglia di panchina, che non è mai mancata, può davvero considerarsi ad un passo dalla concretizzazione. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Calciomercato.it, c’è un’idea che porta a Bologna, quel Bologna del presidente americano Saputo che ha in Marco Di Vaio (grande amico di Francesco Totti) il suo fidatissimo consigliere. C’è la situazione Mihajlovic da definire. Dopo tre stagioni e mezzo e quasi 150 panchine in rossoblù, è lo stesso Sinisa a poter valutare chiusa la sua esperienza e qualche segnale negli ultimi tempi lo ha mandato: “Il futuro? Io penso partita dopo partita. E comunque a fine stagione si tireranno le somme ci siederemo e vedremo il da farsi”.
C’è da dire che già durante la stagione è arrivato qualche segnale che il tecnico serbo potrebbe non aver proprio gradito da parte della proprietà. Bene, Daniele De Rossi potrebbe essere l’uomo da cui ripartire. Al suo fianco ci sarebbe sicuramente Emanuele Mancini come vice: è il compagno inseparabile negli anni delle giovanili della Roma (meno fortunato, la rottura del crociato in Primavera gli cambiò la carriera) ed è nella ristrettissima cerchia di amici rimasta al suo fianco. Saranno mesi in cui si capirà se questa indiscrezione prenderà corpo, di sicuro il nome è quello buono su cui costruire un nuovo progetto per Bologna. Qualcosa potrebbe essersi già mosso in questa direzione. E sarebbe, magari, un passaggio intermedio verso quello che De Rossi non ha mai nascosto essere il suo sogno: arrivare un giorno ad allenare la sua Roma.
F.S.
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